La Leonzio gioisce e rimane in Eccellenza. I bianconeri dopo la vittoria in trasferta contro il Messana (retrocessa), sconfitta 2 a 3, tirano un sospiro di sollievo e guardano con enorme orgoglio l’importante risultato ottenuto.
Oltre alla Leonzio anche la Leonfortese si salva dalla retrocessione e va a vincere in casa della Roccaquedolcese 0 a 1.
Dopo una stagione travagliata, i bianconeri guidati per tutto il girone di ritorno da mister Fabrizio Daghio (colpito qualche settimana fa da un grave lutto familiare), riescono nell’intento di mantenere la categoria, promessa mantenuta così come aveva sempre dichiarato lo stesso Daghio dopo avere preso in mano le redini della squadra tra tante incognite.
Sugli scudi, a margine di questo importante obiettivo stagionale, un gruppo di calciatori a cui va il merito di avere contribuito in maniera fattiva alla salvezza dell’Eccellenza, guidati in campo dal capitano e bandiera della Leonzio, Enzo Tornatore.
“È stata una stagione a dire poco complicata, difficile da disputare per via dei tanti cambi dirigenziali e di rosa. Ma abbiamo saputo portare a termine un campionato in maniera dignitosa e salvare la categoria.
Siamo enormemente felici di avere raggiunto questo obiettivo “minimo”, che era la salvezza, tra mille difficoltà e con una serenità di spirito precaria, soprattutto dopo la tragedia che ha colpito la famiglia Daghio con la prematura scomparsa della figlioletta.
La gara di ieri con il Messana è stata una partita difficile, maschia, disputata in un ambiente ostico con 1500 spettatori sugli spalti e molti dietro la rete di recinzione, che si sono lasciati andare ad atteggiamenti poco sportivi nei nostri confronti, condizionando non poco la direzione arbitrale”, ha commentato Enzo Tornatore.
Merito alla Leonzio e soprattutto merito ad un gruppo di calciatori che non ha mollato nelle difficoltà, con tanti Under in campo, un mister Daghio che ci ha creduto dall’inizio, e un secondo, mister Giuseppe Sequenzia, che in sordina e senza tanti proclami ha lavorato per il club bianconero, senza il quale forse oggi avremmo raccontato un’altra storia della Leonzio. (Ph Damiano Russo)