Cluster in aumento. La nuova ordinanza firmata ieri dal sindaco. Il botta e risposta a distanza con Razza e Lagalla. Bosco: «Non chiudo le scuole per capriccio». Chiusa anche una chiesa evangelica.
Lezioni a casa per altri 15 giorni. Da lunedì scuole chiuse per altre due settimane. Per provare a limitare il più possibile i rischi di ulteriori contagi, l’amministrazione comunale, d’intesa con il Dipartimento di prevenzione medico dell’Asp, ha disposto la sospensione dell’attività didattica in presenza per altri quindici giorni. Il sindaco Saverio Bosco ha firmato ieri una nuova ordinanza che dispone la chiusura fino al 27 novembre di tutti i plessi dei tre istituti comprensivi della città, “Riccardo da Lentini”, “Guglielmo Marconi” e “Vittorio Veneto”.
[/]
Chiusa una chiesa evangelica. L’ordinanza dispone anche la chiusura di un immobile adibito a chiesa evangelica a seguito della identificazione, da parte del Dipartimento di prevenzione medico dell’Asp, di un cluster di contagio. Si tratta della chiesa “Parola della grazia” di via degli Esportatori.
Il monito di Razza e Lagalla. Il provvedimento è stato firmato nonostante l’invito degli assessori regionali alla Salute e all’Istruzione, Ruggero Razza e Roberto Lagalla, che hanno scritto ai sindaci dell’isola invitandoli a non prendere iniziative personali sulla scuola che non siano state preventivamente concordate con la Regione, per non creare “condotte differenziate” da territorio a territorio. All’appello di Razza e Lagalla, Bosco aveva inizialmente replicato postando sulla propria pagina Facebook un articolo del quotidiano La Repubblica aggiungendo un laconico: «Non aggiungo nessun commento perché non è il momento delle polemiche».
[/]
Bosco: «Non chiudo le scuole per capriccio». Oggi Bosco affida a un altro post una riflessione più ampia: «Le scuole non si chiudono per capriccio – scrive – e nessun sindaco vorrebbe mai farlo, ma è impensabile che si possa stare con le mani in mano quando l’Asp ha individuato parecchi cluster di contagio proprio all’interno delle scuole primarie e secondarie del nostro territorio. Come massima autorità sanitaria sul territorio, preferisco incappare in un provvedimento di “dubbia competenza”, piuttosto che assistere al proliferare di contagi, che dalle scuole si diffonderebbero nelle case dei nostri concittadini, mettendo a rischio la parte più vulnerabile e debole della nostra città. Di Covid si muore, ma di burocrazia non si vive».
Scuole già chiuse da lunedì scorso. Le scuole sono chiuse già dallo scorso lunedì. L’accertamento di alcuni casi di positività al Covid-19 tra gli insegnanti, infatti, aveva costretto l’amministrazione comunale a disporre la chiusura per sanificazione, inizialmente fino a mercoledì, di tre edifici scolastici, quello dell’istituto “Guglielmo Marconi”, il plesso di piazza Aldo Moro del comprensivo “Vittorio Veneto” e l’Ipab Aletta, che ospita al momento alcune classi del “Vittorio Veneto”. Poi, con i contagi in salita, la scelta di sospendere fino a venerdì l’attività didattica in presenza dei tre istituti comprensivi. Ieri la nuova ordinanza che dispone il tutti a casa fino al 29 novembre.
© Riproduzione riservata