Svolta nelle indagini dei carabinieri. Preso Shasa Antony Bosco, uno dei due presunti assassini. Caccia al complice. Il procuratore Gambino: «Si presenti alle forze dell’ordine: nessun dubbio vi è in ordine alla sua certa identificazione. È l’unica scelta che potrà fare nel suo stesso interesse». Investigatori impegnati a chiarire il movente del delitto.
Il fermato. Uno dei due presunti assassini di Sebastiano Greco, il 52enne ucciso sabato mattina, intorno alle 9.30, davanti a un panificio di via delle Spighe, nel centro storico della città, è stato fermato dai carabinieri che indagano sul delitto. Si tratta di un lentinese di 28 anni, Shasa Antony Bosco. Gli investigatori sono risaliti a lui grazie allo scooter abbandonato durante la fuga e alle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza.
La dinamica. Secondo una possibile ricostruzione del delitto, i due a bordo dello scooter avrebbero avvicinato la vittima in via delle Spighe e fatto fuoco. Tre colpi di pistola che hanno centrato l’addome dell’uomo, morto in seguito in ospedale nonostante il tentativo dei medici di salvarlo. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Siracusa, sta cercando di fare luce sul movente dell’efferato delitto. I due, secondo quanto sarebbe stato finora accertato dai carabinieri, sarebbero piombati in via delle Spighe a bordo dello scooter e a volto scoperto. Dopo avere esploso tre colpi all’indirizzo di Sebastiano Greco, fermo davanti la sua Renault Clio di colore bianco, i due si sarebbero diretti verso via Conte Alaimo esplodendo lungo il tragitto altri tre colpi in aria, come confermano i bossoli rinvenuti sull’asfalto. Raggiunto l’incrocio tra la centralissima via Conte Alaimo e piazza Regina Elena, i due avrebbero nuovamente esploso in aria altri colpi d’arma da fuoco per facilitare la propria fuga. Davanti l’ufficio postale si sarebbero impossessati di un’autovettura dopo aver minacciato il conducente.
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Caccia al complice. Da sabato le ricerche per l’esecuzione del fermo anche nei confronti dell’altro autore dei fatti non si sono mai fermate e tutte le forze di polizia, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, stanno controllando ininterrottamente tutte le zone del Lentinese e dei territori limitrofi. «Rivolgiamo un appello all’altro autore dei gravi fatti di sabato – scrive in una nota diffusa nella tarda mattinata il procuratore della Repubblica di Siracusa, Sabrina Gambino – perché si presenti alle forze dell’ordine: nessun dubbio vi è in ordine alla sua certa identificazione. Presentarsi alle forze dell’ordine è l’unica scelta che potrà fare nel suo stesso interesse».
Il tenente colonnello Piras: «No inutili allarmismi». Sul panico diffusosi presto tra la popolazione e alimentato purtroppo anche da diversi post pubblicati sui social circa la presenza di un “pazzo che spara addosso alla folla”, il comandante del reparto operativo dei carabinieri di Siracusa, il tenente colonnello Marco Piras, ha chiarito che «sabato mattina nessun pazzo ha sparato sulla folla». «Le due sparatorie – ha spiegato – sono legate all’omicidio di Sebastiano Greco sul quale stiamo lavorando mantenendo al momento stretto riserbo. La situazione è tranquilla e non è il caso di generare inutili allarmismi. Mezzi e uomini in divisa sono impegnati a sorvegliare il territorio e molti posti di controllo sono stati istituti per cercare di restituire serenità ai cittadini».
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