L’iniziativa presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla Camera del lavoro. Rivendicata la gestione pubblica del ciclo dei rifiuti. Martedì a Carlentini primo banchetto per la raccolte delle firme.
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«Basta discariche. Basta inquinamento. Basta tumori». Il Comitato unitario per la salute pubblica – la difesa della quale non può prescindere dalla salvaguardia dell’ambiente – scende in campo contro l’ennesimo progetto di discarica nel territorio. Lo fa lanciando una petizione popolare che sarà inviata al presidente della Regione, all’assessore regionale all’energia e ai servizi di pubblica utilità, al ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e ai presidenti della Commissione nazionale antimafia e della Commissione regionale antimafia. L’iniziativa è stata presentata questa mattina dai vertici del Comitato unitario per la salute pubblica nel corso di una conferenza stampa svoltasi nei locali della Camera del lavoro di Lentini.
La petizione. Con la petizione gli abitanti di Lentini, Carlentini, Francofonte e delle zone limitrofe ribadiranno il loro no alla discarica di due milioni di metri cubi di rifiuti che la Gesac della famiglia Leonardi vorrebbe realizzare in contrada Scalpello, all’ampliamento (il quarto, per altri quattro milioni e mezzo di rifiuti) della discarica della Sicula Trasporti di contrada Grotte San Giorgio, alla discarica per rifiuti speciali non pericolosi che la Pastorino della famiglia Quercioli potrebbe realizzare in contrada Armicci grazie alla sentenza favorevole del Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo che ha ribaltato il precedente verdetto del Tar di Catania, al progetto di termovalorizzatore sempre della Sicula Trasporti e all’impianto per la produzione di biogas alimentato dalla frazione organica dei rifiuti per la realizzazione del quale in contrada Bonvicino la Vittoria Energia ha già ottenuto dalla Regione l’autorizzazione integrata ambientale.
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Gestione pubblica del ciclo dei rifiuti. «Non siamo più disposti a subire. Chiediamo alla Regione – si legge nel testo che accompagna la petizione – di approvare subito il Piano dei rifiuti per governare un settore in cui regnano illegalità e malaffare». I promotori della petizione ribadiscono in ultimo la necessità di una «gestione pubblica del ciclo dei rifiuti, affinché siano le comunità locali a scegliere la soluzione migliore». «Il nostro territorio – si legge – merita un altro futuro, di bonifica dei luoghi e di lavoro». Le finalità della petizione sono state illustrate da Paolo Censabella, Luigi Boggio, Elio Magnano, Nuccia Sortino e Alfio Bosco. Il primo banchetto per la raccolta delle firme sarà allestito martedì a Carlentini al mercato settimanale a partire dalle 8.30. Mercoledì e giovedì i promotori della petizione saranno presenti rispettivamente a Francofonte e Lentini.
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