L’associazione annuncia il proprio impegno politico in vista delle amministrative della primavera del prossimo anno. «Nessuno sviluppo possibile senza una pianificazione territoriale».
Amministrative 2021, nasce “Leontinoi 2026”. «Nessuno sviluppo economico e sociale sarà ipotizzabile per il territorio se non ci si opporrà ferocemente all’idea, ormai consolidata, di farne una immensa discarica. È necessario mettere in campo tutte le risorse possibili per invertire la rotta e determinare comportamenti di difesa dell’ambiente». È uno dei passaggi chiave di una nota con la quale un gruppo di cittadini annuncia la costituzione di un’associazione politico culturale denominata “Leontinoi 2026”.
[/]
I promotori dell’associazione politico culturale. Già nel nome gli intenti dell’iniziativa, che porta la firma di Salvatore Barretta, Dario Vella, Marco Magnano, Piero Cundari, Giuseppe Fisicaro, Salvatore Costantino, Rino Narzisi, Loredana Zanghì, Giuseppe Scamporrino, Francesca Catania, Andrea Briganti, Marco Russo, Mary Martines, Leandro Scamporrino e Nadia Vella.
«Davanti a noi una legislatura epocale». «Nella denominazione dell’associazione – scrivono – abbiamo voluto rappresentare l’importanza epocale dei cinque anni di legislatura amministrativa che seguiranno le elezioni del 2021. Per quanto ci riguarda, non sarà una campagna elettorale all’insegna degli insulti o della lettura del libro del sogni. Vogliamo, noi per primi, ricominciare a sperare, prendendo impegni precisi e dettagliati su come dovrebbe essere Lentini nel 2026. Sulla base di questa visione auspichiamo un “percorso” con quanti vogliono condividere queste impostazioni».
Ancora incerti gli scenari. Una evidente dichiarazione di impegno politico in vista delle amministrative della primavera del prossimo anno, quella di “Leontinoi 2026”, che irrompe in uno scenario per la verità già in fermento da settimane, ma che al momento lascia intravedere ancora poche certezze riguardo a future alleanze e possibili candidati a sindaco.
[/]
Cultura, tradizione e bellezza. «L’associazione, di ispirazione laica e civica, – scrivono i promotori dell’iniziativa – è animata dalla determinazione di divulgare una visione del territorio all’insegna della cultura, della tradizione e della bellezza, in linea con la storia millenaria dei nostri luoghi. Crediamo fermamente che sia giunto il momento di voltare pagina e intraprendere un percorso virtuoso, senza inventarsi nulla ma valorizzando, tutelando e condividendo con il resto del mondo il nostro patrimonio genetico impregnato di cultura, paesaggio e biodiversità agroalimentare. Riteniamo che non ci possa essere sviluppo senza una pianificazione territoriale che tenga conto di una visione d’insieme, in cui le aree su cui insistono il lago del Biviere, la zona archeologica, il centro storico e gli agglomerati rurali abbiano un ruolo determinante».
© Riproduzione riservata