La chiusura di alcuni bar e chioschi a causa della consumazione effettuata dagli avventori in prossimità degli stessi punti vendita lascia perplessa la Cna. Russo: «Esercenti «già stremati dalla perdita economica».
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Cna preoccupata. «La Cna di Siracusa esprime forte preoccupazione per gli esiti delle recenti azioni di verifica del rispetto delle prescrizioni anti-Covid nei territori di Lentini e Carlentini». Lo dichiara il presidente provinciale della Cna, Innocenzo Russo. «Pur comprendendo la necessità di non abbassare la guardia in un momento estremamente delicato per il Paese e per l’intero territorio – spiega Russo – auspichiamo una particolare attenzione nel corso dei necessari controlli da parte delle forze dell’ordine. In particolare, abbiamo registrato sanzioni e disposizioni di chiusura per diversi pubblici esercizi a causa della consumazione effettuata dagli avventori in prossimità degli stessi punti vendita, una condotta proibita dalla legge ma evidentemente non gestibile dai proprietari delle attività che non hanno fisicamente la possibilità di controllare i comportamenti all’esterno della propria azienda e che possono al massimo limitarsi a sensibilizzare gli avventori».
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Russo: «Esercenti «già stremati». Secondo Russo, in simili situazioni dovrebbero essere eventualmente sanzionati i trasgressori piuttosto che gli esercenti «già stremati dalla perdita economica subita, quantificabile in circa il 75-80% del fatturato». «Abbiamo a cuore il controllo della crisi sanitaria – conclude il presidente provinciale della Cna – ma riteniamo che l’azione di controllo debba colpire i reali trasgressori. Ovviamente vanno sanzionati gli esercenti che consentono il consumo al banco, ma non gli operatori che rispettano le prescrizioni e che non possono realmente effettuare il monitoraggio di quanto avviene all’esterno delle proprie attività».