Si è rinnovata anche quest’anno la tradizione nel giorno dell’Epifania. Visita nei reparti di pediatria di Lentini e di oncologia pediatrica del policlinico di Catania.
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La Befana tra i bambini. Anche quest’anno si è rinnovata la tradizione della visita della Befana dell’associazione “Manuela e Michele” ai bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell’ospedale di Lentini e nel reparto di oncologia pediatrica del policlinico di Catania. La Befana è arrivata ieri in mattinata all’ospedale di Lentini, dove è stata accolta dall’infermiera Franca Crocillà, dallo staff di turno, dai piccoli ricoverati e dai loro familiari. Poi ha proseguito il suo viaggio verso Catania, dove è stata accolta dal dottor D’Amico e dallo staff del reparto per donare anche lì ai piccoli ricoverati calze piene di caramelle, plaid offerti dalla Thun e regali. Il presidente dell’associazione “Manuela e Michele”, Antonino Niniano, è stato accompagnato dalle vice presidenti Lucia Cardillo e Rita Di Pietro, da molti soci e dalla pediatra oramai in pensione ma sempre attiva, Venera Prestia.
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Niniano: «Proviamo a regalare sorrisi». «Questa è per noi – afferma Niniano – è una tradizione immancabile. Portare un sorriso ai bambini è un obbligo morale che ci riempie di gioia. È un gesto che facciamo con il cuore da oltre 30 anni ma sempre con estrema commozione. Mi piace ricordare che fra gli obiettivi dell’associazione c’è anche quello di donare un sorriso e un momento di gioia a questi piccoli e ai loro familiari costretti ad affrontare prove dure. L’associazione si pone fra i suoi obiettivi quello di aiutare economicamente le famiglie coinvolte e di finanziare la ricerca nel campo della leucemia, che ancora oggi colpisce tanti bambini. La nostra associazione, da qualche anno, si impegna anche a pagare una somma per poter accedere ai protocolli di cura nazionali. Per noi genitori è sempre un’emozione ma anche una sofferenza rivivere alcuni momenti. Ci riporta indietro nel tempo. Però siamo sicuri che la forza di andare avanti nel fare volontariato la danno loro, Manuela e Michele, e tanti altri bambini che purtroppo non ci sono più».
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