Secondo la ricerca le imprese che investono su green economy e sostenibilità affrontano meglio la crisi. La soddisfazione degli imprenditori Ciro e Cosimo Messina.
GreenItaly 2020. Dal 2015 al 2019 432mila imprese italiane hanno investito sulla green economy e sulla sostenibilità per affrontare meglio il futuro. Lo rivela l’undicesimo rapporto GreenItaly, realizzato ogni anno dalla Fondazione Symbola – impegnata nella promozione delle qualità italiane con ricerche, eventi e progetti che raccontano aziende e istituzioni che migliorano il Paese puntando su innovazione e sviluppo, bellezza e creatività, capitale umano e territorio – e dall’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
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Il rapporto, cos’è? Presentata nei giorni scorsi da Ermete Realacci e Giuseppe Tripoli, il primo presidente della Fondazione Symbola, il secondo segretario generale di Unioncamere, alla presenza del commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni e del ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola, GreenItaly è una ricerca sul valore della green economy, uno strumento per conoscere numeri, territori e settori dell’economia green italiana, ma soprattutto per analizzare e capire il ruolo da protagonista che il Made in Italy può avere nel mercato internazionale puntando sulla sostenibilità.
Messina imprenditori green. Tra le imprese green che il segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli ha definito «più resilienti e innovative», che affrontano meglio la crisi puntando, come ha sottolineato invece il presidente di Symbola Ermete Realacci, «su una economia più a misura d’uomo, più civile e gentile e per questo più resiliente e competitiva, più in grado di affrontare il futuro», anche l’azienda degli imprenditori lentinesi Ciro e Cosimo Messina, da quasi un secolo impegnata nella produzione di imballaggi in legno per l’ortofrutta. GreenItaly 2020, un rapporto di oltre 300 pagine, vi dedica ampio spazio a pagina 178 sottolineando il valore dell’imballaggio in legno per la sua sostenibilità e perché prodotto da fonti rinnovabili.
«La sostenibilità ambientale è anche sociale». «La sostenibilità ambientale, che si evolve anche in responsabilità sociale, è nel Dna delle imprese del nostro settore e non potrebbe essere diversamente se pensiamo che – sottolinea Cosimo Messina, responsabile del gruppo imballaggi ortofrutticoli di Assoimballaggi, associazione delle industrie di imballaggi in legno aderente alla FederlegnoArredo (a sinistra nella foto di copertina accanto a Gennaro Buonauro, coordinatore del gruppo Assoimballaggi in FederlegnoArredo) – è proprio il legno a riassumere in sé quanto di più sostenibile possa esistere sotto il profilo ambientale». Nata nel 1924, l’azienda dei Messina è oggi leader in Italia nella produzione di imballaggi in legno per prodotti ortofrutticoli freschi. Attualmente è condotta dalla terza generazione ed è costantemente alla ricerca di soluzioni volte ad aumentare l’efficienza dei propri processi produttivi, la qualità del prodotto e dell’ambiente.
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Sostenibilità sinonimo di resilienza. «Gran parte del legno utilizzato dalle imprese del packaging – prosegue Cosimo Messina – proviene da boschi o piantagioni certificati, ossia gestiti in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. A queste certificazioni ambientali si aggiungerà a brevissimo anche la Carbon Footprint, un indicatore ambientale dell’impatto che le attività umane hanno sui cambiamenti climatici, che esprime l’ammontare totale di gas a effetto serra emesso direttamente o indirettamente da un’azienda. La crisi da Covid-19 ha imposto al tessuto industriale del legno la necessità di spingere ancora di più sull’acceleratore della sostenibilità, perché una filiera sostenibile si è dimostrata essere anche una filiera più resiliente di fronte agli shock e alle emergenze. La nostra – conclude – è la storia di tre generazioni di imprenditori. Vorrei dedicare questo premio a mio nonno Cosimo e a mio padre Ciro per quello che mi hanno insegnato e per gli stimoli ricevuti verso una sostenibilità assoluta. Ma vorrei anche condividere il premio con tutti i colleghi del settore che, pur provati dalla crisi, si battono quotidianamente per valorizzare l’imballaggio in legno».
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