L’Associazione antiracket di Lentini e Carlentini lancia l’allarme e invoca un rafforzamento dei presidi e delle attività delle forze di polizia.
I timori dell’antiracket. «Si tratta di episodi che alimentano grande preoccupazione fra i commercianti, già impegnati a fare i conti con le gravissime conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria». Lo afferma il presidente dell’Associazione antiracket di Lentini e Carlentini, Salvatore Giuffrida, a margine dei quattro furti con spaccata messi a segno la scorsa notte tra Lentini e Carlentini ai danni di altrettanti esercizi commerciali, tre bar e una sala di acconciature. «Nel farsi portavoce di queste preoccupazioni – sottolinea Giuffrida – la nostra associazione non può non registrare delle anomalie nello svolgimento di queste effrazioni. È già, infatti, quantomeno intollerabile, nell’ipotesi di un gesto a opera di una banda di balordi, che nel nostro territorio questi possano aggirarsi liberamente reiterando in maniera sfrontata in così breve tempo lo stesso reato».
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Più controlli e più collaborazione. «Ma non possiamo scartare – aggiunge Giuffrida – la ipotesi più preoccupante che possa trattarsi di un gesto intimidatorio dimostrativo all’interno di una strategia volta a determinare nuovi equilibri delle organizzazioni mafiose che ancora operano nel nostro territorio e che fondano gran parte della propria autorevolezza sul controllo diretto o indiretto delle attività economiche. Nell’uno e nell’altro caso è spontaneo invocare un rafforzamento dei presidi e delle attività delle forze di polizia, che sappiamo già all’opera per fare luce su questi fatti, ma nello stesso tempo dobbiamo esortare gli imprenditori e tutti i cittadini alla vigilanza e alla collaborazione nel denunciare gli episodi di illegalità che minacciano la nostra comunità».
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