L’inclusione sociale parte anche dalla cura della terra: questo è il presupposto di un innovativo progetto che coinvolgerà giovani madri disoccupate con l’obiettivo di aiutarle a ritrovare la propria autonomia e interesserà i territori di Carlentini, Lentini, Francofonte, Sortino, Ferla, Buccheri, Canicattini Bagni, Scordia, Vizzini, Militello in Val di Catania, Ragusa e Comiso.
Il progetto, dal titolo “Flower Power donne nell’orto”, è portato avanti dall’Associazione Crescere in Campagna ed è stato finanziato dalla Regione Siciliana – Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, nell’ambito dell’Accordo di Programma 2020 – 2021 per la realizzazione di iniziative di interesse generale di cui all’Art. 5 del Codice del Terzo Settore.
Centrale è l’idea che l’agricoltura sociale siciliana possa costituire una risorsa occupazionale, un contesto nel quale ritrovare una propria dimensione di gratificazione personale e sociale e una fonte di reddito e stimolo al cambiamento sociale.
Il progetto Flower Power, che terminerà a maggio 2025, prevede la formazione e l’inserimento lavorativo per mamme disoccupate con figli piccoli che saranno introdotti in un innovativo percorso di Outdoor education curato dalla stessa Associazione.
“Vogliamo provare a contrastare il circolo vizioso che troppo spesso rende l’accudimento dei figli causa di perdita di autonomia economica e psicologica da parte delle madri” spiega Roberta Bunno, socia dell’Associazione Crescere in Campagna.
“Il nostro progetto prevede la formazione dei soggetti coinvolti nel campo dell’agricoltura biologica. Crediamo che la cura della nostra terra e l’autonomia delle donne siano beni preziosi che devono essere centrali in una società che vuole essere equa e sostenibile”.
“La nostra idea è quella di ripartire dalla terra”, spiega Andrea Valenziani, presidente dell’Associazione “vogliamo valorizzare il contesto rurale delle coltivazioni biologiche, come ambiente sociale all’interno del quale, ed attraverso il quale, aiutare le donne a emanciparsi da condizioni molto spesso penalizzanti”.
“Autonomia, cura di sé stessi e della terra sono valori fondamentali della nostra associazione” sostiene Roberta Brunno, “Flower Power è un’opportunità preziosa, un segno concreto e tangibile nella direzione della cura della persona, del territorio e di sostegno alla genitorialità. Il nostro progetto, infatti, prevede anche un servizio di counseling come relazione d’aiuto all’interno del percorso di empowerment delle donne coinvolte”.
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