Territorio sotto attacco: le “terre del Leontinoi” da culla di cultura e storia a discarica della Sicilia. Il sindaco: «L’emergenza rifiuti è per la Sicilia la più grave tra le emergenze e Lentini ne è purtroppo l’epicentro».
«La Regione ha la possibilità di arrestare un triste destino al quale la nostra comunità non intende rassegnarsi». Lo scrive il sindaco di Lentini Saverio Bosco in una lettera con la quale chiede al governatore Nello Musumeci un incontro urgente per un confronto sul futuro del territorio. La richiesta è stata formalizzata all’indomani della visita guidata in contrada Scalpello, organizzata dall’ex parlamentare nazionale Luigi Boggio per stimolare una riflessione sull’importanza della salvaguardia del territorio e per dare corpo a una comune presa di coscienza sul valore – sociale, culturale, economico – di un’area che a tutto potrebbe e dovrebbe essere destinata tranne che a una nuova discarica di rifiuti.
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Il progetto di una nuova discarica presentato dalla Gesac. In contrada Scalpello, infatti, all’interno di due vecchie cave di tufo che occupano un’area di circa 21 ettari, potrebbe essere realizzata una nuova discarica per abbancarvi oltre due milioni di metri cubi di rifiuti. Il progetto, com’è noto, lo ha presentato nei mesi scorsi la Gesac, società della famiglia Leonardi finita sotto i riflettori della magistratura nell’ambito dell’inchiesta “Mazzetta Sicula”.
La lettera di Bosco al governatore Musumeci. «Lentini – scrive Bosco anche a nome degli altri sindaci del territorio e in rappresentanza di associazioni ambientaliste e comitati spontanei di cittadini che si oppongono alla realizzazione dell’ennesimo impianto di morte – è stata presa di mira da diversi gruppi imprenditoriali che operano nel settore dei rifiuti e che stanno inesorabilmente cambiando la vocazione delle “terre del Leontinoi” da culla di cultura e storia a discarica della Sicilia. La Regione ha la possibilità di arrestare questo triste destino, al quale la nostra comunità non si rassegnerà mai. Troppo alto il prezzo pagato, in termini di morti e ammalati di patologie tumorali, per non accostarlo alla presenza sul territorio della più grande discarica del Meridione, la discarica di Grotte San Giorgio del gruppo Leonardi, che dal 4 giugno, tra l’altro, è al centro di una delle più importanti inchieste giudiziarie mai registrate sul settore dei rifiuti, con ipotesi di reato che vanno dall’associazione mafiosa, alla corruzione, al grave danno ambientale».
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«Una nuova discarica: ipotesi assurda». «È sulla base di questi gravi elementi che emergerebbero dall’inchiesta ancora in corso, ma soprattutto sulla base dell’impatto ambientale devastante che un nuovo impianto avrebbe sul nostro già saturo e martoriato territorio – prosegue Bosco – che riteniamo assurda la recente richiesta di valutazione e approvazione del progetto indirizzata alla Regione e al Comune dalla società Gesac Srl, coinvolta anch’essa nell’inchiesta “Mazzetta Sicula” e tutt’ora controllata da amministratori giudiziari. Istanza con la quale la Gesac chiede appunto di poter realizzare un’altra discarica di rifiuti in prossimità del nostro centro abitato».
«Emergenza rifiuti: per la Sicilia la più grave tra le emergenze». Bosco chiede a Musumeci un incontro urgente, «certo che, per la gravità della situazione, l’argomento sia trattato in maniera prioritaria rispetto alle altre emergenze che il governo regionale sta affrontando». «L’emergenza rifiuti – conclude il sindaco di Lentini – è per la Sicilia la più grave tra le emergenze e Lentini ne è purtroppo l’epicentro».
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