La mozione dei Dem intende impegnare il governo Musumeci a respingere le richieste delle aziende del gruppo Leonardi.
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La mozione. Una mozione che impegna il governo regionale a respingere la richiesta di autorizzazione presentata dalla Gesac del gruppo Leonardi per l’apertura di una nuova discarica in contrada Scalpello, nonché la richiesta di autorizzazione all’ampliamento della discarica di contrada Grotte San Giorgio, è stata presentata dal gruppo parlamentare del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana su iniziativa del segretario regionale Anthony Barbagallo e del presidente del gruppo Giuseppe Lupo.
Le richieste. «Il gruppo Leonardi, titolare della Gesac e della Sicula Trasporti – si legge nella mozione – ha inoltrato alla Regione la richiesta di autorizzazione all’apertura di una nuova discarica in contrada Scalpello della capienza di oltre 2 milioni di metri cubi, nonché la richiesta per l’ampliamento della discarica di Grotte San Giorgio per 4,5 milioni di metri cubi. Sulla gestione della discarica di Grotte San Giorgio, la più grande della Sicilia, sono in corso indagini della magistratura per reati connessi proprio alla illecita conduzione del sito con sospette infiltrazioni della criminalità organizzata. Nello stesso sito di Grotte San Giorgio la società Vittoria Energia vorrebbe realizzare un impianto di gassificazione dei rifiuti, mentre sempre la Sicula Trasporti ha presentato un progetto per la termovalorizzazione».
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Territorio già pesantemente penalizzato. Si tratta di impianti – prosegue la mozione presentata dal gruppo parlamentare del Pd all’Ars – «che insistono su un territorio già pesantemente penalizzato dal punto di vista ambientale per il carico inquinante derivante dalla presenza della discarica di Grotte San Giorgio». «Quasi 5mila cittadini di Lentini, Carlentini, Francofonte e Scordia, insieme con associazioni antiracket e altri rappresentanti della società civile, hanno sottoscritto una petizione contro la realizzazione della nuova discarica e l’ampliamento di quella esistente».
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