L’Apilc aderisce alla petizione promossa dal Comitato unitario per la sanità pubblica. Giuffrida: «No all’anomala gestione dell’affare dei rifiuti che consente l’accumulo illecito di grandi patrimoni».
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«Danni gravi e irreversibili per i territori». «Coerentemente con i nostri fini istituzionali, non possiamo non unirci a chi denuncia l’anomala gestione dell’affare dei rifiuti che consente l’accumulo illecito di grandi patrimoni con la connivenza di burocrati e politici e con danni gravi e irreversibili per i territori interessati. Per questo gli organi regionali hanno l’obbligo di ascoltare e tenere nel giusto conto le legittime ragioni delle popolazioni locali e di intervenire tempestivamente per impedire le ipotesi denunciate». Lo dichiara Salvatore Giuffrida, presidente dell’Apilc.
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L’Apilc aderisce alla petizione del Comitato unitario per la sanità pubblica. L’associazione antiracket di Lentini e Carlentini, in relazione alle ipotesi di ampliamenti e aperture di nuove discariche, fra cui quella prevista in contrada Scalpello, «manifesta netta contrarietà» e parla di «infausta evenienza». L’associazione antiracket di Lentini e Carlentini annuncia di voler aderire al Comitato unitario per la sanità pubblica, che ha promosso una petizione per sollecitare gli organi regionali a impedire che il territorio consolidi il triste primato di diventare la più grande discarica della Sicilia.
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