Il “Partito Democratico” di Lentini esprime grande preoccupazione per la decisione presa dall’Assessore Regionale ai Rifiuti Roberto Di Mauro – esponente della federazione LEGA di Matteo Salvini e Movimento per l’Autonomia – di scaricare nella discarica situata in territorio di Lentini i rifiuti indifferenziati prodotti da oltre 50 comuni siciliani della provincia di Trapani, Messina e Palermo.
“Si tratta di parecchie migliaia di tonnellate complessive di spazzatura indifferenziata generata da circa 600.000 abitanti”, sottolinea il segretario del circolo di Lentini, il dott. Italo Giordano, in una nota.
“E’ una decisione che mortifica e penalizza un territorio che è stato duramente colpito negli anni passati da questa problematica e vanifica il lavoro svolto in tempi recenti che aveva prodotto un consistente ridimensionamento del flusso di rifiuti conferiti in discarica”.
“Siamo convinti che si poteva e si doveva trovare un’altra soluzione all’emergenza igienico-sanitaria che ha colpito quei comuni e quelle popolazioni”.
“Con i due decreti emessi dall’Assessorato Regionale Rifiuti lo scorso 22 febbraio Lentini diventa di nuovo la pattumiera della Sicilia”.
“E’ uno schiaffo in faccia pesantissimo rivolto a una comunità che ancora oggi paga le conseguenze dell’inquinamento del proprio territorio voluto dalla politica regionale”, prosegue ancora la nota.
“Non vi è, purtroppo, famiglia lentinese che non ha dovuto o non deve fare i conti con persone afflitte da patologie tumorali la cui provenienza potrebbe anche essere attribuita alla presenza e alla permanenza di rifiuti abbondanti nella nostra zona”.
“Il “Partito Democratico” ritiene che a questa assurda decisione bisogna reagire duramente, chiedendo la revoca dei provvedimenti adottati”.
“Preoccupano anche le prime dichiarazioni dell’attuale assessore all’ecologia del Comune di Lentini Giuseppe Fisicaro, appartenente anch’egli alla federazione Lega di Matteo Salvini e Movimento per l’Autonomia, il quale, piuttosto che difendere Lentini e i Lentinesi da questo nuovo terribile attacco ambientale, inclina ad assecondare la decisione dell’Assessore Regionale ai Rifiuti giustificandola con la motivazione di una “provvisorietà” che invece non emerge in alcun modo dal contenuto dei decreti”.
“Auspichiamo, invece, che l’Amministrazione Comunale si faccia carico della problematica aprendo una vertenza con l’Assessorato Regionale ai Rifiuti e chiedendo con forza e determinazione il ritiro dei decreti emessi”.