Carenza di personale e sicurezza i temi affrontati nel corso dell’incontro. Solidarietà al personale sanitario dopo l’episodio di violenza di pochi giorni fa.
L’episodio di violenza. Sono stati questi alcuni dei temi affrontati dal Comitato unitario per la salute pubblica nel corso di una visita al pronto soccorso dell’ospedale effettuata a margine del grave episodio di violenza verificatosi alcuni giorni fa e di cui si è reso protagonista un ventiduenne. Il giovane, denunciato per evasione dai domiciliari, danneggiamento, resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, si era recato al pronto soccorso pretendendo dai sanitari cure immediate. Andato in escandescenze, aveva persino danneggiato alcune suppellettili e reagito contro gli agenti di polizia intervenuti.
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Costruttivo confronto col primario. I rappresentanti del Comitato unitario per la salute pubblica, cui aderiscono sindacati e associazioni di volontariato del territorio, hanno incontrato il primario del pronto soccorso, Carmelo Mazzarino, esprimendo per suo tramite piena solidarietà a tutti gli operatori sanitari vittime di atti di intimidazione e violenza verbale e non solo. Diversi i temi affrontati nel corso del confronto. In primo luogo quello della cronica carenza di personale che da troppo tempo impedisce purtroppo la riattivazione dei previsti quattro posti letto di Obi (Osservazione breve intensiva).
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Il tema della scurezza. Poi il tema della sicurezza. Il Comitato ha sottolineato la necessità di una presenza più assidua da parte di tutte le forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, in un luogo sensibile come il pronto soccorso dell’ospedale lentinese, massicciamente frequentato per l’intero arco delle ventiquattro ore. Infine il tema legato alla necessità di assicurare, da parte del Comune, l’immediata attivazione delle procedure amministrative previste nel caso in cui i sanitari sono tenuti ad applicare il trattamento sanitario obbligatorio.
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