Sottoscritto un protocollo di collaborazione per affrontare le nuove emergenze, sanitarie ed economiche, che la diffusione della pandemia sta alimentando. L’obiettivo è superare logiche organizzative settoriali.
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Protocollo contro le nuove emergenze. Un accordo di collaborazione per la realizzazione di attività di assistenza domiciliare integrata d’emergenza è stato sottoscritto da Comune e Azienda sanitaria provinciale. Il protocollo punta a promuovere strategie integrate per rispondere con maggiore prontezza ed efficacia agli effetti del Covid. La diffusione della pandemia sta infatti alimentando l’insorgenza di nuove emergenze, sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista economico, con significative ricadute in ambito sociale che hanno coinvolto principalmente le fasce di popolazione che già vivevano in condizioni di bisogno, di povertà, di isolamento o di malattia e che stanno ora affrontando ansie e difficoltà gravi e inaspettate.
Attività di natura socio assistenziali. In questo contesto diventa dunque fondamentale un servizio di assistenza domiciliare integrata d’emergenza, «costituito – come viene chiarito nell’accordo di collaborazione già sottoscritto dal sindaco Saverio Bosco e dal direttore generale dell’Asp Salvatore Lucio Ficarra – da un complesso di attività di natura socio assistenziali svolte presso il domicilio di anziani o diversamente abili e in genere di quei nuclei familiari affetti da Covid-19, nell’ambito delle prestazioni sanitarie erogate dall’Asp attraverso l’Usca, l’Unità speciale di continuità assistenziale».
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Gli obiettivi dell’accordo. Tra gli obiettivi principali dell’accordo, in altre parole, il «superamento di logiche organizzative settoriali, di frammentazione e duplicazione di interventi per favorire una presa in carico unitaria, semplificando l’informazione e le procedure di accesso ai servizi», come anche «la permanenza nel normale ambiente di vita, riducendo il ricorso all’ospedalizzazione» e «la promozione e il recupero del benessere psicofisico della persona, prevenendo disagio, malattia ed emarginazione».
Compiti di Comune e Asp. Tra i compiti dell’amministrazione comunale – chiamata anche a stimolare forme di collaborazione con le associazioni del volontariato locale e gli enti del terzo settore che erogano prestazioni assistenziali – quello di attivare uno sportello sociale di ascolto, con un numero dedicato, a cui i cittadini potranno rivolgersi per richiedere assistenza. Tra gli impegni dell’Asp, invece, la formazione degli operatori impegnati negli interventi socio assistenziali domiciliari, la fornitura di dispositivi di protezione individuale e la segnalazione ai servizi sociali dei nuclei familiari particolarmente fragili da prendere in carico.
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