Convocata per domani, dovrà esprimersi sulla realizzazione di tre nuovi bacini di abbancamento. L’iniziativa del Coordinamento No Discarica Armicci: «Inondiamo di mail il responsabile del procedimento». Il Comitato unitario per la sanità pubblica a muso duro contro Musumeci: «Nessuna risposta alla nostra petizione».
Il progetto di ampliamento. Cresce l’attesa per la conferenza dei servizi che domani dovrà pronunciarsi sull’ampliamento della discarica di Grotte San Giorgio. I tre nuovi bacini di abbancamento che la Sicula Trasporti ha chiesto di poter costruire su un’area di oltre 262 mila metri quadrati ricadente quasi tutta in territorio di Lentini, destinata a uso agricolo e in parte anche vincolata dal Piano paesaggistico come area di interesse archeologico, porterebbero la capienza complessiva dell’impianto di smaltimento a quasi nove milioni di metri cubi di immondizia. Al progetto di ampliamento di quella che è già la più grande discarica dell’isola da tempo dicono no istituzioni e comunità locali, comitati civici e forze politiche e sociali.
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Mail per dire no al progetto. Nei giorni scorsi, avuta notizia della convocazione della conferenza dei servizi, il Coordinamento No Discarica Armicci ha invitato i cittadini a inondare la casella di posta elettronica di Salvatore Di Martino, dirigente del Servizio “Autorizzazioni e valutazioni ambientali” del Dipartimento regionale dell’ambiente e responsabile del procedimento, di mail di protesta con la dicitura “No ampliamento discarica Grotte San Giorgio. Basta impianti tossici nel territorio di Lentini”.
«Non è più una “emergenza”». «Questa – afferma il Coordinamento – non è più “emergenza”. Da venti anni sentiamo lo stesso discorso: “Siamo in emergenza rifiuti, dobbiamo prendere misure speciali”. Questa è una precisa politica di governo dei territori che fa affari con il business tossico della munnizza a danno delle nostre vite, della nostra salute, dell’economia dei territori e del diritto di decisione degli abitanti». Peraltro, come ricorda ancora il Coordinamento, «la discarica della Sicula Trasporti dei Leonardi tratta i rifiuti di due terzi dei Comuni siciliani e la recente indagine “Mazzetta Sicula” ha portato alla luce irregolarità nella sua gestione, come lo sversamento di percolato in mare e il trattamento illecito di rifiuti ospedalieri».
Le oltre 4 mila firme raccolte dal Comitato per la sanità pubblica. A dire basta alla devastazione del territorio è anche il Comitato unitario per la sanità pubblica che nelle scorse settimane ha consegnato al presidente della Regione, Nello Musumeci, oltre 4.000 firme di cittadini contrari al progetto di ampliamento della discarica con la realizzazione di tre nuovi bacini di abbancamento, per complessivi quattro milioni e mezzo di metri cubi di rifiuti, e serbatoi di stoccaggio del percolato per una volumetria totale di 900 metri cubi. Il Comitato unitario per la sanità pubblica ha inviato al responsabile del procedimento Salvatore Di Martino una nota di forte dissenso, allegando i file contenenti le 4.368 firme raccolte tra Lentini, Carlentini, Francofonte e Scordia e in contrada Vaccarizzo.
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«Si procede come se niente fosse accaduto». «L’indagine giudiziaria che ha coinvolto la Sicula Trasporti dei fratelli Leonardi – scrive il Comitato – ha evidenziato la situazione di totale illegalità in cui veniva gestita la discarica di Grotte San Giorgio. Le accuse sono di “traffico illecito di rifiuti”, “disastro ambientale”, “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti ambientali”. Sembra perciò incredibile che si voglia procedere come se niente fosse accaduto. Nessuna iniziativa concreta è stata finora assunta dal presidente della Regione per cambiare rotta. Anzi, sembra che voglia togliere dalla giunta regionale l’assessore Alberto Pierobon buttando alle ortiche quel poco di cambiamento che aveva introdotto».
«Neppure una risposta». Frontale l’attacco del Comitato unitario per la sanità pubblica nei confronti di Musumeci: «Non ha nemmeno avuto la dignità di dare una qualche risposta ai 4.368 cittadini che hanno firmato la petizione popolare contro le discariche».
«Non è il momento di dividere». Della necessità di un fronte comune contro l’ampliamento della discarica parla il sindaco Saverio Bosco, la cui amministrazione comunale – come anche il consiglio comunale che nei mesi scorsi ha detto no alla variante urbanistica – si è sempre detta contraria al progetto di ampliamento. «Non è il momento di dividere, è il momento di unire», sottolinea il primo cittadino. «Domani – afferma – durante la conferenza dei servizi convocata dalla Regione per il rilascio dei pareri sull’ampliamento della discarica di Grotte San Giorgio, nonostante la discarica ricada sul territorio di Lentini, al mio fianco ci saranno anche i sindaci di Carlentini Giuseppe Stefio e di Francofonte Daniele Lentini. E idealmente accanto a me ci saranno tutti gli esponenti politici della città e tutti i candidati alle prossime elezioni, che sono contro ogni ampliamento di discarica e contro ogni realizzazione di impianti che abbiano ancora a che fare con i rifiuti. Perché non ha importanza chi siederà sulla sedia più scomoda e importante della città, ciò che conta è Lentini. La salute della nostra città non è argomento di scontro elettorale. Domani tutti i candidati saranno a fianco dei tre sindaci per dire un no senza distinzioni».
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No alla discarica, si alla salute della mia famiglia e di tutti i miei concittadini. La mia terra non si tocca, già è stata per molto tempo in mano a gente sbagliata, che ha venduto la salute di noi siciliani a gente che pensa solo al denaro,approfittando dell’ingenuità dei poveri disperati in cerca di lavoro.