Sabato mattina la conferenza per ufficializzare l’adesione a Italia Viva. Il “disappunto” di Claudia Saccà che si dichiara indipendente: «Snaturata l’essenza del movimento». Resta in Ora solo Davide Marchese.
In nove con Bosco in Italia Viva. Sono nove i consiglieri comunali del movimento Ora che hanno deciso di seguire Saverio Bosco in Italia Viva, il nuovo partito di Matteo Renzi al quale il sindaco aveva aderito già nei mesi scorsi. Si tratta del presidente del consiglio comunale Giuseppe Innocenti, dei consiglieri Salvatore Caracciolo, Ivan Ciciulla, Rino Crisci, Gaetano Romeo, Salvatore Roccaforte, Floriana Marletta, Maurizio Barbagallo (eletto nel 2016 nelle file del Pd) e Giuseppe Vasta (eletto nella lista di minoranza Lentini Protagonista, poi transitato nelle file del movimento Ora e oggi anche assessore). Con loro anche gli assessori Alessio Bufalino e Alessio Valenti.
Sabato l’ufficializzazione. Una scelta che, comunque la si voglia leggere e interpretare, mette profondamente in discussione l’esistenza stessa del movimento che nella primavera del 2016 portò all’elezione di Bosco. Consiglieri comunali e assessori ufficializzeranno l’adesione a Italia Viva sabato mattina nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà alle 11 nella saletta Navarria di via Conte Alaimo.
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Resta il solo Davide Marchese. A tenere in piedi, per ora, la bandiera del movimento in consiglio comunale il solo vicepresidente Davide Marchese che in un post sulla propria pagina Facebook parla di «scelta legittima ma non condivisibile dei compagni di viaggio». «Io rimango e riconfermo – scrive – la mia scelta politica all’interno del movimento Ora fatta nel 2016 e il sostegno all’amministrazione comunale e al sindaco Bosco».
Claudia Saccà si chiama fuori da Ora. Posizione diversa quella scelta dalla consigliera comunale Claudia Saccà, che pur confermando il pieno sostegno all’amministrazione guidata dal sindaco Bosco si chiama fuori dal movimento Ora e si dichiara indipendente. «Come può definirsi apartitico – scrive in una nota – un movimento il cui presidente, nonché fondatore, nonché leader di riferimento, nonché sindaco, aderisce a un partito insieme a gran parte dei suoi rappresentati? Come può il movimento, che contava fino a ieri di una larga rappresentanza istituzionale e godeva del più ampio consenso, essendo la prima lista per numero di voti in città, continuare a operare senza che questi scenari non mutino profondamente l’agire politico dello stesso movimento?».
«Le premesse iniziali sono cambiate». «“Il movimento Ora nasce dall’incontro di una generazione, un gruppo di giovani che perseguono una visione comune: risollevare le sorti di Lentini”. “I nostri interlocutori e futuri alleati non sono i partiti politici di cui si rifiutano le influenze”. “Non abbiamo e non avremo colore politico di appartenenza”. In questo modo – ricorda ancora la consigliera Saccà – ci presentavamo agli elettori nella scorsa tornata elettorale. Questa memoria non serve per aprire una polemica, né per criticare le scelte del sindaco, di parte della giunta e di gran parte dei consiglieri comunali di Ora che hanno deciso di aderire al partito di Renzi. Ritengo che la politica sia in continua evoluzione, che questa cambi spesso i propri sfondi, legittimamente. Ma non voglio entrare nel merito della questione se non confermando l’intenzione di non voler aderire a Italia Viva. Questa memoria serve piuttosto per prendere atto di un elemento oggettivo: che le premesse iniziali di fatto sono cambiate. Non sono più le stesse. I nuovi scenari politici hanno reso oltremodo evidente la trasformazione delle radici e delle sorti della comunità del movimento Ora. Il messaggio, quello autentico, la visione di fondo che ha accomunato tutti noi resta sicuramente valida, ma questa viene rivestita oggi da una differente e contrastante connotazione politica, lontana dagli esordi».
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I malumori nel movimento. «Le conseguenze di tali scelte – scrive ancora Claudia Saccà – sono arrivate in tempi brevissimi manifestandosi nella volontà di alcuni componenti di non investire più nel progetto. Il coordinatore del movimento si è dimesso pochi giorni dopo la comunicazione di adesione del sindaco a Italia Viva, in quanto scelta non condivisa e non in linea con i propri principi. Il direttivo è decaduto per scadenza naturale del mandato e non vi è all’orizzonte l’intenzione di rinnovarlo. Gli eventi annuali del movimento sono saltati».
«Ora non è più lo stesso». «Sono fedele al mio mandato politico – conclude – ma ciò che oggi rappresento in consiglio comunale non è più quel movimento all’interno del quale sono stata eletta. Le ultime scelte ne hanno mutato inevitabilmente le forme e ne hanno snaturato l’essenza. E questo mi costringe a prendere le distanze da quello che oggi non è altro che un simbolo svuotato delle componenti essenziali che fino a ieri ne caratterizzavano l’esistenza. Per tutto questo prendo le distanze dal gruppo consiliare Ora, dichiarandomi indipendente. Ma resta fermo il mio sostegno all’azione amministrativa della giunta Bosco».
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