Si svolgerà lunedì 25 marzo, a partire dalle ore 18,00, nella sala “Happy Days” di via Francesco Giarrusso al civico 160, la conferenza dibattito organizzata dal Partito Democratico- Circolo di Francofonte.
Nel corso della conferenza si discuterà dell’organizzazione della sanità pubblica a garanzia del diritto costituzionale alla salute, del miglioramento dei servizi connessi all’ospedale di Lentini e delle criticità nella medicina di base, con particolare riguardo alla carenza dei medici di famiglia.
A relazionare sarà Roberto Alosi, segretario Provinciale G.C.I.L. Siracusa.
Interverranno l’onorevole del PD all’ARS, Tiziano Spada, il deputato del PD all’ARS Giovanni Burtone e il sindaco di Carlentini, il dott. Giuseppe Stefio.
“C’è molta preoccupazione sulla situazione della sanità, a partire dal nostro territorio”, fa sapere Salvo Zagarella del PD.
“La costituzione dovrebbe garantire le cure gratuite a tutti i cittadini, specie ai più bisognosi; tuttavia, nel sud Italia, poichè la sanità sostanzialmente viene erogata dalla regione, questo diritto non viene esercitato”.
“Nella provincia di Siracusa 30 mila persone rinunciano a curarsi per difficoltà economiche e la sanità pubblica, specie in Sicilia, è organizzata in modo tale da favorire la sanità privata e questo avviene tramite le lunghe liste di attesa, anche per quanto riguarda semplici controlli e chi non dispone di soldi deve aspettare lunghe attese”, sottolinea.
“C’è anche il problema dei medici di base e questa situazione l’abbiamo toccata con mano anche noi a Francofonte e tra l’altro non esiste nemmeno un piano per sostituire i vecchi medici con i nuovi”.
“Attualmente a Francofonte si stima che si siano 500 persone prive del medico di famiglia e tutto questo è inaccettabile, per non parlare poi dei problemi connessi all’ospedale di Lentini”, ribadisce.
“Anche gli stessi concorsi e i bandi vengono fatti a tempo determinato, mentre in una struttura come il San Marco sono fatti a tempo indeterminato; dunque, c’è una manovra per indirizzare i migliori medici verso altre province”.
“La legge sull’autonomia differenziata determinerà una ulteriore riduzione delle risorse a disposizione per la sanità e quindi verranno meno i mezzi a disposizione per il Sud”.
“Ci sono circa 90 milioni di euro del Pnrr per la sanità, ma non abbiamo notizie certe su come questi soldi verranno spesi, ciò che sappiamo è che questi soldi utilizzati per riparare vecchie strutture, quando invece sarebbe meglio crearne di nuove”.
“Nella regione siciliana le spese per la sanità ammontano a circa 10 miliardi di euro, più della metà del bilancio stesso, ma tuttavia c’è nessun sistema serio per controllare come vengano usati i fondi a disposizione”, conclude.