“L’amministrazione comunale delle feste e dei fuochi d’artificio continua ad aumentare il debito dei francofontesi, avendo scelto di accendere un altro mutuo per l’ampliamento della costruzione del nuovo asilo nido e della scuola dell’infanzia, la cui realizzazione è già stata finanziata a costo zero con il PNRR per 3 milioni di euro”, a scrivere sono i Consiglieri di Francofonte futura.
“Per l’ampliamento di questa nuova scuola il sindaco Daniele Lentini ha pensato di chiedere alle banche un prestito di altri 4 milioni di euro, che graveranno sul bilancio comunale e di conseguenza sui francofontesi, i quali si vedranno costretti nei prossimi mesi a restituire il prestito alla Cassa Depositi e Prestiti di tasca propria”.
“Il sindaco giustifica questo nuovo debito con la necessità di ingrandire la scuola a causa di un presunto aumento della popolazione scolastica composta dai bambini in età da zero a sei anni”.
“E’ grave che un’amministrazione comunale così “efficiente“ non abbia in fase di presentazione del progetto, previsto il numero effettivo della popolazione scolastica”.
“È altresì grave credere che, in pochi mesi dall’approvazione del progetto, ci sia stato un tale incremento da giustificare il suddetto ampliamento”.
“A noi piace chiamarla semplicemente: ”incapacità progettuale”. Se l’amministrazione comunale fosse stata capace di verificare correttamente il numero della popolazione scolastica, avrebbe potuto redigere un progetto totalmente finanziabile e accendere un eventuale mutuo di 4 milioni di euro per ristrutturare le scuole già esistenti, dotandole di locali sicuri, funzionanti ed ampiamente fruibili”.
“Come gruppo di opposizione consiliare Francofonte Futura avevamo votato in consiglio comunale una variazione di bilancio nello spirito di collaborazione, confidando nella bontà della breve relazione del responsabile della ragioneria comunale”.
“Subito dopo, il sindaco e la sua giunta comunale hanno colto la palla in balzo e hanno adottato le varianti al progetto originale dell’asilo nido e della scuola d’infanzia, portando il costo totale da tre milioni, già finanziati, a sette milioni di euro, dei quali quattro saranno a totale carico dei cittadini”.
“La nostra preoccupazione è che così facendo, l’aumento del debito pubblico per ogni residente comincerà davvero ad essere insostenibile”, conclude.
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