Il gruppo politico Francofonte Futura, nelle persone del coordinatore Valentina La Rocca, e di Ilaria Palermo, Nuccio Randone e Gaetano Navanteri, consiglieri comunali della lista civica d’opposizione, anche sulla base di segnalazioni di diversi cittadini ed operatori del settore, denuncia la grave e allarmante situazione in cui si trovano i bambini che frequentano la scuola del plesso Dante a causa del mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento, con temperature inaccettabili che addirittura costringerebbero i genitori a non mandare a scuola i bambini.
“L’amministrazione comunale continua ad ignorare i numerosi appelli dei cittadini e mostrare scarso interesse nei confronti del problema laddove, tra l’altro, già il 27 settembre scorso i consiglieri comunali Randone e Navanteri protocollavano in Comune una relazione che evidenziava un serie di criticità preoccupanti riguardanti la sicurezza e la qualità dell’ambiente scolastico dei tre plessi di Francofonte”, fanno sapere.
“Purtroppo, da allora nulla è cambiato, anzi i problemi sono aumentati, da ultimo con le rigide temperature di dicembre e gennaio”.
“E’ evidente che, al di là delle auto proclamazioni ad amministrazione migliore degli ultimi venti anni, essa ha totalmente dimenticato la questione scuola e soprattutto la sicurezza e la qualità dell’ambiente scolastico frequentato dai bambini di Francofonte”.
“Riteniamo una grave mancanza di rispetto nei confronti delle famiglie vedere costretti i propri figli a frequentare locali scolastici che presentano problemi così gravi e facilmente risolvibili”.
“Ci chiediamo e chiediamo al Sindaco e all’Assessore al ramo, quante delle situazioni critiche segnalate nella relazione protocollata dai consiglieri di Francofonte Futura sono state risolte dopo più di 4 mesi? Potranno quanto prima i nostri bambini frequentare dei plessi scolastici ben riscaldati tali da permettere un sereno svolgimento delle attività didattiche? O, ancora, l’amministrazione saprà avere anche cura della salute e del benessere dei bambini dentro le aule scolastiche?”, concludono.