Si terrà domani la cerimonia di consegna dei locali terrani dell’I.P.A.B. “orfanotrofio femminile Santa Rosa da Viterbo” al comando di polizia Locale del Comune di Francofonte, che si occuperà in regime di comodato d’uso della manutenzione, pulizia, vigilanza e dei servizi luce, acqua e telecomunicazione.
La struttura, edificata nel 1532 per volere del Barone Don Ferdinando Mondaca, accanto alla preesistente Chiesa di Sant’Antonio da Padova, parzialmente distrutta dal terremoto del 1693, è stata completamente ricostruita nel 1732 per poi essere affidata alle suore francescane nel 1925 e da allora prese il nome di orfanotrofio di Santa Rosa da Viterbo.
Dopo il taglio del nastro da parte del sindaco Lentini e del commissario straordinario dell’I.P.A.B., dott. Vincenzo Raitano, si terrà una cerimonia commemorativa nella quale interverranno il Commissario capo dott. Daniel Amato (comandante del corpo di Polizia Locale di Francofonte e segretario generale dell’I.P.A.B. Orfanotrofio Santa Rosa da Viterbo di Francofonte) che modererà e introdurrà la giornata. Interverranno inoltre, l’assessore alla Polizia Locale Salvatore di Silvestro, il dott. Mirko Caruso (vice segretario generale del Comune di Francofonte e responsabile dell’area Finanziaria dell’I.P.A.B. Orfanotrofio Santa Rosa da Viterbo di Francofonte).
Gli interventi proseguiranno con il dott. Vincenzo Raitano (Commissario straordinario dell’I.P.A.B. Orfanotrofio Santa Rosa da Viterbo di Francofonte e funzionario direttivo del servizio ispettivo dell’assessorato regionale autonomie locali), il sindaco Daniele Nunzio Lentini e don Luca Gallina, parroco della chiesa Madre di Francofonte e delegato dell’arcivescovo metropolita di Siracusa.
“Grazie all’ottima interlocuzione istituzionale e alla disponibilità manifestata dal Sindaco del Comune di Francofonte, Arch. Daniele Nunzio Lentini, oggi una parte dell’immobile viene riaperta e si avvia un’opera di manutenzione e vigilanza, oltreché di “riappropriazione comunitaria e identitaria”, di questo complesso immobiliare”, commenta il dott. Raitano.