Fa discutere la proposta del primo cittadino che ha scritto alla Regione. La Rocca (Pd): «Bastano già mascherina e distanziamento sociale e sbagliato chiudere le scuole».
Francofonte diventi “zona rossa”. Lo sostiene il sindaco Daniele Lentini che nelle ultime ore ha avanzato in tal senso una formale richiesta alla Regione, dopo che il numero dei decessi per Covid è salito a 5 in pochissimi giorni. «Ho chiesto alla Regione – ha spiegato il primo cittadino – di valutare la possibilità di classificare Francofonte come zona rossa per via della virulenza del virus, che ha causato purtroppo dei decessi nella nostra comunità. Un provvedimento che potrebbe probabilmente riportare in basso, in quindici o venti giorni, la curva dei contagi».
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Il Pd contro: «Sarebbe un grave danno». L’idea del primo cittadino di Francofonte non piace alla locale sezione del Partito democratico. «Perché mai – scrive in una nota il segretario Francesco La Rocca – Francofonte dovrebbe diventare zona rossa? Quali indicatori dovrebbero essere valutati per stabilire la nuova classificazione? Partendo da queste due semplici domande, non considerando gli attuali positivi al Covid-19 (38 unità secondo l’ultima comunicazione ufficiale) come dato numerico critico e dando per certo che il nuovo Coronavirus sia lo stesso che si diffonde nei centri limitrofi e non un virus più aggressivo con genoma modificato, non si comprende l’esigenza di passare da zona arancione a rossa, che sicuramente aggraverebbe la già disastrosa situazione economica di molte attività commerciali. Senza parlare dell’ormai prossimo avvio della stagione agrumicola».
«Bastano già mascherina e distanziamento». «Riteniamo già sufficienti – afferma La Rocca – le misure di contenimento imposte dall’ultimo Dpcm, che darebbero risultati straordinari in termini di contenimento del contagio se fosse espletata l’attività di controllo su almeno due misure, cioè l’uso corretto della mascherina e il distanziamento sociale. Occorre sensibilizzare la popolazione al rispetto delle norme e controllare capillarmente tutti i luoghi di aggregazione conosciuti, applicando eventualmente le sanzioni previste dalla normativa. Bisogna potenziare il tracciamento della popolazione, fare un’attenta indagine epidemiologica richiedendo forme di collaborazione con il Dipartimento di prevenzione dell’Asp. Non servono ingressi bloccati per impedire al virus di entrare a Francofonte, perché il Covid-19 è già presente ed è tra noi».
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Sbagliato chiudere le scuole. «Come dimostrano i dati sul recente tracciamento di 1.520 alunni a Siracusa, dove sul totale dei tamponati solo uno è risultato positivo, diciamo che il virus – aggiunge l’esponente del Pd – non si contrae a scuola, ma lo si porta in classe a causa di comportamenti sbagliati delle persone che trasgrediscono le regole. L’ordinanza di chiusura di tutte le scuole emanata dal sindaco non è condivisibile in quanto inefficace per il contenimento del contagio. Teniamo moltissimo alla salute dei nostri cittadini, alla salvaguardia del tessuto produttivo e commerciale e alla cultura e alla formazione educativa dei nostri ragazzi. Riteniamo utile, anche se fatto in grave ritardo dalla Regione, lo screening destinato ad alunni, genitori e personale della scuola media inferiore e superiore che verrà effettuato domenica presso lo stadio comunale e invitiamo caldamente tutti i cittadini interessati a partecipare prenotandosi opportunamente. Chiediamo con forza che questa iniziativa venga ripetuta e rivolta a tutte le persone che hanno contatto con il pubblico sul luogo di lavoro. Ai lavoratori, sia pubblici che privati, ricordiamo che l’eventuale periodo di quarantena, sia fiduciaria che per positività al Covid, non comporta alcuna decurtazione retributiva. Soltanto il rispetto delle norme già in vigore sul distanziamento sociale, sull’uso corretto delle mascherine e sull’igiene personale delle mani – conclude il segretario del Pd – può efficacemente contrastare il diffondersi dell’epidemia e su questo si deve puntare anche utilizzando le pur scarse risorse di polizia municipale, magari sgravandoli di compiti attualmente non necessariamente indispensabili come il controllo della velocità sulla strada statale 194 Catania-Ragusa».
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