Il prestigioso premio nazionale, agli alunni della scuola di Floridia per il lavoro ‘La strage silenziosa. Intervista a Don Palmiro Prisutto’.
La Giuria del Premio Pina e Libero Grassi 2023, ha premiato, per la sezione ‘Interviste’ il lavoro svolto da un gruppo di alunni della scuola secondaria di primo grado del IV Istituto Comprensivo Salvatore Quasimodo di Floridia.
Il prestigioso riconoscimento nazionale è stato attribuito per l’intervista al sacerdote augustano don Palmiro Prisutto, noto per il suo impegno in difesa dell’ambiente e delle salute dei cittadini, che gli è valso alcuni importanti riconoscimenti, tra i quali il Premio Nenni nel 2015 e il Premio CIDU nel 2021.
Il video, dal titolo “La strage silenziosa. Intervista a Don Palmiro Prisutto”, sarà proiettato, nel corso di una iniziativa pubblica, dopo la consegna del premio, che avverrà a Palermo, nell’aula magna dell’Università, prevista per oggi giovedì 18 maggio.
A ritirare il premio, a Palermo, saranno gli alunni che hanno realizzato l’intervista e le docenti che li hanno seguiti e guidati in questa iniziativa, accompagnati da don Prisutto, dal dirigente scolastico, dal Dsga e da una rappresentanza di alunni e docenti della scuola.
Il dirigente scolastico Salvatore Cantone ha espresso la sua gioia per il riconoscimento ottenuto dai suoi alunni.
“Sono davvero felice per questo premio a cui abbiamo partecipato con un’intervista a don Palmiro, che per anni è stato un mio collega insegnante e, soprattutto, un mio docente proprio alla scuola media Quasimodo dove, nei lontani anni Ottanta, istruiva noi ragazzi sull’allora poco conosciuta tematica ambientale.
E poi il video parla di Augusta, dove ho insegnato per 12 lunghi anni con alunni e colleghi indimenticabili.
Un luogo a me caro, che soffre per una catastrofe ambientale ormai sotto gli occhi di tutti e che vorrei vedere riscattato dopo tanta sofferenza.
L’augurio è che questo video possa essere utile per migliorare il nostro ambiente e sensibilizzare i giovani su tematiche fondamentali per il nostro ma, soprattutto, il loro futuro”.