Era il guardiano di un fondo agrumetato. Avrebbe sparato per fermare un furto di arance. Le vittime sono Massimo Casella e Agatino Saraniti. Un terzo ricoverato in prognosi riservata al Garibaldi di Catania. Le indagini coordinate dalla procura di Siracusa.
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Le vittime e il ferito. Solo nella tarda serata di ieri si è giunti a una svolta nelle indagini sulla sparatoria in un agrumeto di contrada Xirumi, zona in territorio di Lentini ma al confine con Catania, in cui hanno perso la vita due persone e una terza è rimasta gravemente ferita. Le vittime sono Massimo Casella e Agatino Saraniti, il primo di 47 anni, il secondo di 19, entrambi residenti a Catania. Il ferito è invece Gregorio Signorelli, 36 anni, catanese anche lui, al momento ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Garibaldi di Catania dove ieri – dopo esservi giunto a tarda serata accompagnato da un amico a cui aveva chiesto aiuto dopo il ferimento – è stato sottoposto a ben due interventi, il primo di chirurgia generale all’addome, il secondo di chirurgia ortopedica.
L’autore della sparatoria. La Procura di Siracusa, che sta coordinando le indagini, ha disposto il fermo per duplice omicidio e tentato omicidio del guardiano del fondo agrumetato, il 42enne Giuseppe Sallemi, residente a Scordia. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, al vaglio del procuratore di Siracusa Sabrina Gambino e del sostituto Andrea Palmieri, l’uomo avrebbe sparato con un fucile contro quelli che riteneva fossero dei ladri di arance. Il fermo di indiziato di delitto è stato eseguito stanotte congiuntamente dalle squadre mobili di Siracusa e Catania. L’uomo è adesso rinchiuso nella Casa Circondariale di Piazza Lanza a Catania. Il Sallemi sarebbe dedito alla vigilanza di alcuni fondi agricoli nelle campagne di Lentini. L’uomo è titolare di una licenza per porto di fucile a uso caccia e avrebbe sparato proprio con l’arma legalmente detenuta. L’uomo, al quale è stato sequestrato il fucile, ha ammesso di aver sorpreso, nel corso della notte, tre individui intenti a rubare agrumi all’interno delle aree agricole da lui vigilate e sentendosi intimorito ha aperto il fuoco verso di loro.
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Il ritrovamento e le indagini. Ieri sera i corpi di Casella e Saraniti erano stati trovati a un centinaio di metri di distanza l’uno dall’altro. Quello del più giovane delle due vittime all’interno di un fossato. Si sarebbero molto probabilmente separati nel tentativo di sfuggire ai colpi di fucile. Il terzo, nonostante la grave ferita all’addome, avrebbe avuto invece la forza di chiamare col cellulare un amico e farsi accompagnare in ospedale. È proprio da lui che sono partite le indagini della squadra mobile catanese che avrebbe sentito più volte il testimone che lo ha soccorso. All’inizio un vero e proprio giallo. Poi la notizia che chiude il cerchio: ai carabinieri della compagnia di Augusta arriva una telefonata che informa della presenza di due cadaveri nelle campagne di Xirumi, in territorio di Lentini, lungo la strada provinciale 69/II, vicino Scordia.
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