Era usata quasi certamente come mensa della popolazioni nomadi del Caucaso meridionale, quella scoperta in Azerbaijan.
Risalirebbe a 3.500 anni fa ed è stata ritrovata con stoviglie di ceramica ancora sul posto e alloggiamenti per i bracieri per cucinare per un gran numero di persone.
La scoperta è stata effettuata effettuata a Tava Tepe, in Azerbaijan, da un team di archeologi diretto dal professor Nicola Laneri, docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico all’Università di Catania, nel corso di una campagna condotta con il contributo del Ministero degli Esteri, del Camnes di Firenze con l’Accademia delle Scienze dell’Azerbaijan.
La mensa è ubicata in una posizione panoramica, ben visibile dai viaggiatori che percorrevano la valle lungo il fiume Kura, probabilmente popolazioni nomadi del Caucaso meridionale.
La pianta è circolare e probabilmente era coperta da un incannucciato .
Il prof. Laneri parlerà della scoperta il 12 luglio al Naxos Archeofilm.
Queste le sue parole in una intervista alla Rai.
“È difficile trovare insediamenti come Tava Tepe in questo periodo cronologico: generalmente si scavano i kurgan (i tumuli sepolcrali costruiti sopra una tomba), oppure si cercano insediamenti fortificati da mura ciclopiche sulle montagne.
Ma per tutti noi che ci occupiamo di questa regione, è di estremo interesse comprendere come la componente nomadica si sia trasformata.
La straordinarietà della scoperta sta nell’altissima densità di stoviglie, sono stati ritrovati almeno 100 vasi, che venivano riposte lungo il circolo esterno dell’edificio, che contenevano i residui dei pasti.
Lo scavo è un unicum che potrebbe aprire nuove frontiere nello studio delle antiche civiltà caucasiche e sulla loro organizzazione sociale.”
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