Un imprenditore nel settore dei trasporti su gomma che abita a ridosso del parcheggio veicoli della propria azienda, affacciandosi dalla finestra, ha notato tre mezzi pesanti in movimento pronti ad uscire dall’area recintata.
Compreso, subito, che si stesse trattando di un furto in atto, il cittadino ha immediatamente contattato il 112 Numero Unico di Emergenza, descrivendo ciò che davanti ai suoi occhi stava accadendo.
Un equipaggio del Nucleo Radiomobile, giunto a poche centinaia di metri dal luogo del furto, intercettava uno dei mezzi pesanti asportati, con alla guida un malvivente, che, alla vista dell’autovettura con i colori d’istituto, accelerava e cercava di guadagnarsi la fuga, sfruttando quei pochi secondi necessari affinché l’autoradio dell’Arma facesse l’inversione di marcia.
Iniziava, pertanto, l’inseguimento poi rafforzato da una seconda pattuglia, e, in tale frangente, approfittando del brevissimo distacco che era riuscito ad ottenere, il fuggitivo si allontanava per qualche centinaio di metri, ma senza essere mai perso di vista dai Carabinieri che lo inseguivano con sirene e lampeggianti accesi.
Il malfattore, ad un certo punto, si fermava bruscamente e scendeva dal mezzo per tentare di fuggire a piedi.
Gli equipaggi, raggiunto il camion abbandonato sulla strada, bloccavano anche loro la corsa e rincorrevano l’uomo che, solo dopo qualche metro, veniva raggiunto e fermato. Messo in sicurezza, quindi, si procedeva ad identificarlo come un 28enne pluripregiudicato catanese che pertanto, veniva tratto in arresto per “tentato furto aggravato in concorso” e “resistenza a pubblico ufficiale”.
Nel frattempo, le altre pattuglie, che perlustravano la zona, sono riuscite a rintracciare i rimanenti veicoli abbandonati lungo le vie limitrofe.
Tutti gli autoarticolati sono stati sequestrati per essere sottoposti ad ulteriori accertamenti tecnici scientifici per risalire alle identità di tutti i partecipanti al colpo.
L’arrestato, al termine dell’udienza di convalida innanzi al GIP di Catania, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.