L’intervento è stato approvato dalla Banca Europea degli Investimenti e si aggiunge al miliardo e 400 milioni provenienti dal PNRR.
Gli interventi, una volta completati, permetteranno di ridurre il tempo di percorrenza tra Catania e Palermo da tre a due ore.
L’accordo, frutto dell’intesa raggiunta tra istituzioni europee e italiane, tra pubblico e privato, rappresenta un importante passo avanti nella modernizzazione della rete ferroviaria siciliana e in particolare della Palermo-Catania che, insieme alla Messina-Catania e al Ponte sullo Stretto, nelle intenzioni del Ministero della Infrastrutture e Trasporti, rappresenta un segmento fondamentale del Corridoio Scandinavia-Mediterraneo della Rete TEN-T (Trans European Network Transport), destinato a collegare l’Europa settentrionale con quella meridionale.
Le risorse stanziate saranno destinate in particolare agli interventi di potenziamento del collegamento Palermo-Catania, lungo 226 km, nella tratta Fiumetorto-Bicocca dove consentiranno il raddoppio dell’attuale binario unico e di incrementarne il limite di velocità fino a 200 km/h.
Il completamento dei lavori permetterà di ridurre di un terzo i tempi di percorrenza attuali.
Sulla rete potenziata, infatti, i treni, sia merci che passeggeri, potranno viaggiare fino a una velocità di 200 km/h, i tempi di viaggio tra Palermo e Catania si ridurranno così di circa 60 minuti, permettendo di collegare le due città metropolitane con treni diretti in 2 ore rispetto alle 3 ore attuali.
L’ Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris ha ricordato come il gruppo Rfi stia investendo circa 21 miliardi fino al 2030, per l’ammodernamento della rete ferroviaria siciliana.
“Il cosiddetto Corridoio Scandinavia-Mediterraneo, parte integrante della Rete europea TEN-T (Trans European Network Transport), per la Sicilia rappresenterà un volano di sviluppo economico e turistico, un’ infrastruttura moderna, rispettosa dell’ambiente, capace di sviluppare servizi di mobilità rispondenti alle necessità della collettività, dei settori produttivi e dei territori attraversati, incentivando ulteriormente il già enorme potenziale dell’isola”
Rfi ha chiuso il 2022 con l’avvio di sei gare in Sicilia, per complessivi sei miliardi, che permetteranno di aprire tutti i cantieri della Palermo-Catania-Messina nel corso di quest’anno.