Sono stati sottoscritti, nel corso di una riunione a Palazzo d’Orleans a Palermo, i protocolli di legalità per i quattro lotti dell’autostrada Catania Ragusa.
Si tratta di un nuovo passo avanti verso la realizzazione di un’opera fondamentale per il collegamento con la provincia di Ragusa e tutta la Sicilia sud orientale.
Obiettivi prioritari dei protocolli sono la prevenzione e la repressione dei tentativi di corruzione e di infiltrazione della criminalità organizzata, anche di stampo mafioso, e la garanzia della sicurezza sul lavoro.
“Assicuriamo trasparenza e sicurezza per i lavoratori.
Le ingenti risorse impiegate ci impongono di non abbassare il livello di guardia mentre lavoriamo per rispettare i tempi di realizzazione di questa arteria, fondamentale per la viabilità sull’Isola.
La consolidata collaborazione con le Prefetture locali e il coinvolgimento attivo delle organizzazioni sindacali ci consentono, da un lato, di contrastare ogni tentativo di infiltrazione criminale e, dall’altro, di vigilare sulla sicurezza dei lavoratori impiegati nei cantieri.
Il nostro monito alle aziende aggiudicatarie è: rispetto del cronoprogramma in una doverosa cornice di legalità, trasparenza e sicurezza”.
Così il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commissario straordinario per la Ragusa-Catania.
La nuova arteria prevede il collegamento dall’innesto tra le strade statali 514 “di Chiaramonte” e 115 “Sud Occidentale Sicula”, nel territorio comunale di Ragusa, fino alla connessione con l’autostrada “Catania-Siracusa”.
Il tracciato avrà uno sviluppo di circa 69 chilometri e l’investimento totale è pari a un miliardo e 434 milioni di euro, in parte fondi regionali e in parte risorse dell’Anas.
Per il direttore di Anas Sicilia, Raffaele Celia:
“L’attenzione di Anas, finalizzata a garantire il massimo livello di legalità nei propri cantieri è sempre molto alta.
E anche per la Ragusa-Catania quest’attenzione si concretizza con la sottoscrizione di appositi protocolli di legalità, che sono lo strumento con cui le Istituzioni collaborano sinergicamente fra di loro per il raggiungimento dell’obiettivo”.
Alla cerimonia di firma dei protocolli sono stati presenti oltre al commissario straordinario Schifani e ai vertici di Anas, anche i rappresentanti delle Prefetture di Catania, Ragusa e Siracusa, e delle quattro ditte appaltatrici, Webuild (lotto 1), Icm (lotto 2), Rizzani (lotto 3) e Cosedil (lotto 4).
Sui documenti anche la sottoscrizione degli ispettorati territoriali del lavoro e delle organizzazioni sindacali di categoria, Cgil, Cisl e Uil.
Oltre alla regolamentazione stringente delle verifiche antimafia, i protocolli prevedono norme per la prevenzione delle interferenze illecite a scopo corruttivo o di natura mafiosa, misure specifiche per la verifica delle procedure di esproprio e indicazioni per il monitoraggio e il tracciamento dei flussi di manodopera.
Prevista anche la costituzione di una banca dati informatica che consentirà il monitoraggio degli aspetti procedurali e gestionali connessi alla progettazione e alla realizzazione delle opere, la verifica delle condizioni di sicurezza dei cantieri e il rispetto dei diritti dei lavoratori.
GUARDA IL VIDEO DEL PROGETTO SUL CANALE YOUTYBE ‘IN PROGRESS’
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