Ricucire il tessuto urbano tra la Civita e il Porto, separando il traffico veicolare e restituendo alla città l’accesso libero ad alcune zone del porto, separare il diporto dalle navi di grossa stazza.
Queste le direttrici lungo cui si sviluppa il novo Piano Regolatore del porto di Catania presentato stamattina nella sede di Catania dell’Autorità di Sistema dei Porto del Mare della Sicilia orientale, dal presidente Francesco Di Sarcina, alla presenza del capo dei progettisti, l’ing. Riccardo Lentini, direttore tecnico dell’AdSP.
“Le principali scelte del PRP, che sarà ultimato nei prossimi mesi, sono nate da una pressante necessita di razionalizzare l’uso degli spazi portuali – ha spiegato il presidente dell’Adsp Francesco Di Sarcina – attribuendo ad ognuno una precisa funzione che consentisse sia una maggiore apertura alla città, che deve poter vivere la bellezza del suo porto in sicurezza, sia una crescita affiancata alla coesistenza sostenibile tra le attività presenti.
A ciò si è aggiunta l’esigenza di dare continuità a tutti gli operatori esistenti, non alterando lo status quo imprenditoriale e occupazionale, anzi implementandolo in un’ottica di sviluppo comune e strategico.
Attenzione massima alle tematiche del rispetto dell’ambiente (ad esempio, intervento di riqualificazione foce del torrente Acquicella, utilizzo fonti rinnovabili, predisposizione aree permeabili, riduzione uso del suolo, rigenerazione urbana, efficientamento energetico) e della sicurezza della navigazione (verifica con simulazioni ingresso, manovra e ormeggio di yacht da 120 m, navi da crociera da 340 m e navi ro-ro e general cargo)”
A una nostra domanda, il presidente Di Sarcina ha confermato la conclusione dell’istruttoria del progetto di finanza, e che a breve sarà completato l’affidamento in concessione per 25 anni delle 44 tipologie di servizi nei porti dell’AdSP, come previsto nel progetto.
GUARDA IL NOSTRO SERVIZIO