Dopo la rinuncia di Emiliano Abramo, la coalizione progressista, composta da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Sinistra Italiana, Europa Verde e forum civico CataniaPuò, ha il suo candidato sindaco.
È Maurizio Caserta, docente di Economia all’Università di Catania, il candidato del fronte progressista.
Il professore Caserta, che era già stato candidato nel 2013 con una lista civica, raccogliendo il 7,36% dei voti, ha dichiarato la propria disponibilità e sarà il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di Catania.
La candidatura sarà ufficializzata lunedì pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa.
L’accordo prevede che vicesindaco sarà una donna espressione del movimento 5 stelle, probabilmente l’ex ministra del lavoro Nunzia Catalfo.
La candidatura di Caserta potrebbe avere il sostegno anche dell’onorevole Castiglione, esponente di Azione.
In campo c’è già la candidatura di un altro esponente del Pd, l’ex sindaco Enzo Bianco, che però segue un percorso autonomo, fuori dalla coalizione.
Nel partito democratico è scoppiata la polemica sui social, per un post dell’ex consigliera comunale, ora componente dell’Assemblea nazionale del partito, Elisabetta Vanin, che accusa il segretario regionale Anthony Barbagallo, di lavorare da mesi “con l’obiettivo di cacciare fuori Enzo Bianco dal PD, proposito mai smentito”, per motivi di carattere esclusivamente personali, che di politico non avrebbero nulla.
Nel suo post Elisabetta Vanin attacca duramente Barbagallo, accusandolo tra l’altro di aver “scelto personalmente vari candidati Sindaco (Abramo, Caserta) senza svolgere prima una direzione o un’assemblea provinciale del PD”.
Bianco ha condiviso il post della Vanin sulla sua pagina facebook, facendolo proprio.