Le polemiche scoppiate in alcuni comuni, tra esponenti del centrodestra, hanno provocato la presa di posizione del partito di Salvini.
Duro attacco della commissaria Annalisa Tardino a Fratelli d’Italia.
“Senza una valida soluzione su Catania, e stante il mancato rispetto delle intese già prese ad opera di altri, mercoledì la Lega non sarà presente al tavolo del centrodestra.
Unità e responsabilità devono appartenere a tutti”.
La commissaria della Lega Sicilia per Salvini Premier, l’europarlamentare Annalisa Tardino, con una nota, minaccia di disertare il tavolo del centrodestra, convocato per mercoledì, che dovrà decidere la candidatura a sindaco a Catania.
Il riferimento è alle reazioni alle scelte in alcuni comuni, tra cui Siracusa e Trapani.
A Siracusa, in particolare, la scelta del forzista Ferdinando Messina, ha scatenato la dura reazione di un pezzo importate della stessa Forza Italia, con l’autosospensione dell’ex depurato e assessore regionale, Edy Bandiera, che ha lasciato intendere la sua possibile candidatura fuori dalli schema del centrodestra.
Polemiche anche nel Mpa con le dimissioni del coordinatore provinciale Mario Bonomo, dopo uno scambio polemico con il referente regionale del suo partito, Fabio Mancuso.
Nella nota diffusa dalla Tardino si leggono le difficoltà ad individuare il candidato a Catania.
“Ho letto di presunti veti e narrative che non corrispondono al vero, quindi preciso che non c’è alcun veto della Lega Salvini Premier nei confronti dell’ex assessore regionale Ruggero Razza.
Gli amici di FdI, invece di continuare ad agire scompostamente nei territori, non rispettando gli impegni assunti nel tavolo del centrodestra, come a Licata, unico comune proporzionale nell’agrigentino, dovrebbero risolvere i loro problemi interni, senza attribuire ad altri responsabilità per essere frastagliati in anime e correnti.
Piuttosto si impegnino a proporre alla coalizione un nome valido, all’altezza di quello di Valeria Sudano, già consigliere comunale, deputata Ars, senatrice ed ora deputata alla Camera. Nel rispetto di una città del sud importante come Catania, ci siamo impegnati a proporre la migliore candidatura, anche sacrificando dirigenti storici della Lega, come Fabio Cantarella, che ha ricoperto lo stesso incarico di Sergio Parisi, il cui nome sembra circolare da giorni e che i catanesi ritengono debole”.