La Flc Cgil ha formalizzato la proclamazione dello stato di agitazione del personale dirigente del settore scuola su tutto il territorio nazionale, con una lettera al Ministero del Lavoro e al Ministero dell’Istruzione.
I dirigenti scolastici, che ieri si sono riuniti in assemblea a Catania, hanno presentato una serie di rivendicazioni.
È stata formalmente inviata la lettera al Ministero del Lavoro e al Ministero dell’Istruzione sulla proclamazione dello stato di agitazione del personale dirigente del settore scuolada parte della FLC CGIL su tutto il territorio nazionale.
- la revisione della tempistica delle azioni relative agli investimenti del PNRR Missione 4, l’adeguamento del supporto alle scuole da parte del MIM e dell’Unità di Missione e la garanzia della continuità del personale ATA impegnato nelle attività del PNRR;
- la ripresa a pieno ritmo e con regolarità del processo di semplificazione secondo il calendario stilato ad aprile del 2023 risultato finora nei suoi tratti essenziali disatteso;
- la disattivazione dell’applicativo “Passweb” e la previsione di una data certa per la sua cancellazione dagli oneri scolastici;
- la soluzione delle problematiche relative alle rivalse INPS nei confronti delle scuole per i ritardi nelle procedure relative alle cessazioni dei rapporti di lavoro;
- l’avvio del confronto per la definizione dei criteri di assegnazione degli incarichi dirigenziali a seguito dei dimensionamenti scolastici;
- l’interruzione dei processi di dimensionamento delle istituzioni scolastiche che compromettono l’efficacia della programmazione didattica e della gestione amministrativa;
- l’informativa sulle procedure di reclutamento del personale dirigente.
Erano presenti all’assemblea, che sarà replicata oggi a Palermo e domani a Messina, il segretario regionale Adriano Rizza, il coordinatore regionale dei dirigenti Franco Pignataro, quella nazionale Roberta Fanfarillo e Annalisa Savino, la preside del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze.
Annalisa Savino era finita lo scorso sulle prime pagine della stampa nazionale per una lettera scritta agli studenti, dopo il pestaggio compiuto da alcuni giovani di destra ai danni di due studenti del liceo classico Michelangiolo.
Nella lettera, contestata da ministro Valditara, che la definì impropria, la dirigente invitava gli studenti a tenere alta la guardia contro il rischio di autoritarismi.
“Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti”.
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