“Paghiamo all’Europa 50 milioni all’anno, i depuratori vanno adeguati e usati per il riutilizzo in agricoltura e industria, l’esempio di Castelvetrano, ecco il primo programma per superare le infrazioni”.
Così il commissario straordinario unico per la depurazione, prof. Fabio Fatuzzo, che assieme al sub commissario avv. Totò Cordaro ha fatto il punto sullo stato e sulle prospettive della depurazione in Sicilia nel corso di una conferenza stampa che si è svolta venerdì nel Centro direzionale della Città Metropolitana di Catania, a Tremestieri Etneo.
L’impianto di Caltagirone sarà adeguato per consentire alle acque depurate di essere riutilizzate per uso agricolo e industriale sull’esempio di quanto già avviene a Castelvetrano.
“Dobbiamo utilizzare i depuratori in maniera più incisiva e più decisiva anche rispetto al momento di particolare criticità che la Sicilia sta attraversando”.
Il commissario ha fatto il punto elencando gli interventi in corso e futuri per migliorare la depurazione delle acque reflue in Sicilia, con particolare riferimento alla provincia di Catania.
Si tratta degli interventi, indispensabili per risolvere le infrazioni rilevate dall’Unione Europea, sono parte di un ampio piano per garantire la conformità della regione alle normative ambientali.
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