Dopo la denuncia dell’aggressione a due insegnanti della scuola primaria dell’Istituto comprensivo Petrarca di Catania, erano arrivate, tra le altre, la condanna e la solidarietà del direttore dell’Usr Sicilia, dell’assessore regionale all’Istruzione Mimmo Turano e del sindaco Trantino.
Stamattina, all’inizio della giornata scolastica, davanti al plesso di via Pantelleria, teatro dell’aggressione, c’era l’arcivescovo di Catania Luigi Renna che ha parlato con alcune madri di alunni, che si sono dette infastidite per la risonanza mediatica che ha avuto l’episodio, per loro ‘esagerata’, e hanno chiesto il rispetto della privacy degli alunni.
C’erano anche il sindaco Enrico Trantino e l’assessore alle politiche scolastiche, Andrea Guzzardi, che ieri avevano espresso, in una nota congiunta, la condanna per l’accaduto.
“Abbiamo già contattato le insegnanti per sincerarci delle loro condizioni.
La sicurezza di studenti e personale scolastico è una priorità assoluta, e stiamo operando concretamente per garantire un ambiente di apprendimento sereno e protetto, collaborando con la scuola e le forze dell’ordine per prevenire ulteriori episodi di violenza.
Questi interventi mirano a fronteggiare l’allarmante situazione del plesso, garantendo maggiore sicurezza e un contesto educativo più sereno per studenti e insegnanti”.
Oggi erano presenti per incontrare i genitori, gli insegnanti e il dirigente, per ribadire il sostegno dell’Amministrazione comunale alle maestre aggredite e a tutto il personale della scuola.
Davanti la scuola il sindaco ha incontrato anche la donna, madre di un alunno, che ha aggredito l’insegnante poi finita al pronto soccorso.
La donna ha voluto parlare con il sindaco per raccontare la sua versione dell’accaduto, in un colloquio che si è svolto alla presenza dei giornalisti, che però sono stati tenuti a distanza.
La donna ha sostenuto di aver reagito alla notizia che colpito l’insegnante avrebbe colpito con uno o due schiaffi il figlio, mimando il gesto.
Trantino ha sottolineato come alla violenza non si reagisce con la violenza ma rispettando le leggi.
Sul fronte delle indagini intanto si è appreso che sarebbero state due le donne che avrebbero aggredito la maestra e una sua collega, procurando lesioni a una delle due giudicate guaribili in sette giorni.
Al momento non risulta ancora presentata alcuna denuncia.
Sull’accaduto indagano i carabinieri della compagnia Fontanarossa e della stazione di Nesima.
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