Si è svolto ieri a Palazzo degli Elefanti un importante confronto sul futuro dello stabilimento della StMicroelectronics di Catania al quale, assieme ai vertici istituzionale, hanno partecipato i rappresentanti dei sindacati e quelli dell’azienda, l’amministratore delegato di St Italia, Lucio Colombo, e Fabio Gualandris, vicepresidente esecutivo di St global.
Presenti alla riunione, con il sindaco Enrico Trantino a fare il padrone di casa, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il presidente della Regione Renato Schifani e la prefetto Maria Carmela Librizzi.
Come è noto, qualche mese fa, StMicroelectronics aveva annunciato la Cassa integrazione speciale fino a un massimo di 2.500 persone sul totale di 5.400 impiegate nello stabilimento di Catania.
L’azienda aveva fatto sapere che l’avvio della procedura era stato reso necessario “per affrontare quello che viene definito un problema congiunturale che coinvolge certo lo stabilimento di Catania ma anche altri impianti nel modo per la tipologia di prodotto”.
La decisione dell’azienda è conseguenza della riduzione temporanea dell’attività degli impianti di produzione, a causa del momento di difficoltà che attraversa il mercato dei semiconduttori.
Al termine della riunione, il ministro Urso ha pronunciato parole di ottimismo.
“Siamo sulla strada giusta. L’incontro è stato fattivo, costruttivo e positivo, e preparatorio al meglio per quello che sarà il tavolo nazionale convocato per il 3 aprile.
StMicroeletronics ha detto che quello di Catania è il più importante e significativo investimento che la multinazionale fa nel Mondo”.
Nel corso della riunione l’azienda ha fornito rassicurazioni sull’investimento da 5 miliardi di euro nello stabilimento catanese.
Rassicurazioni sono arrivate anche dal presidente della Regione.
“Stiamo seguendo con attenzione la delicata situazione, dovuta all’andamento dei mercati internazionali, che riguarda la STMicroelectronics.
La Regione è parte esterna in questa vicenda ma pronta a fare la propria parte, per quanto di sua competenza, per assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali e facilitare gli importanti investimenti programmati nel polo produttivo nella zona industriale di Catania.
C’è piena sintonia con il ministro Urso per trovare soluzioni condivise per affrontare le attuali criticità.
La situazione dell’azienda è complessa, naturalmente, ci sono state riduzioni di fatturato e c’è in corso un programma di riorganizzazione industriale, ma io resto fiducioso.
Occorre sedersi attorno a un tavolo e fare di tutto per scongiurare licenziamenti che la Sicilia e il governo non possono consentirsi.
Per questo abbiamo chiesto questo incontro, un confronto preparatorio al tavolo nazionale convocato dal Ministero per il prossimo 3 aprile a Roma”.
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