I militari della Guardia di Finanza di Catania hanno sequestrato, su ordine del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, beni e somme per un totale di 1,4 milioni di euro a 15 persone indagate per una truffa ai danni di una nota banca nazionale.
Secondo le indagini, il piano fraudolento si articolava su diverse figure, ciascuna con un ruolo specifico.
Tre individui si occupavano di reclutare nuovi clienti, promettendo loro finanziamenti senza garanzie. Questi clienti, spesso in difficoltà economiche, venivano convinti ad aprire conti correnti, per poi ricevere false buste paga e documentazione falsa da parte di fittizi datori di lavoro. Tali documenti erano poi utilizzati per ottenere i finanziamenti, che venivano approvati dalla filiale, dove il direttore e un dipendente erano complici del meccanismo.
Il sistema fraudolento ha comportato l’erogazione di finanziamenti sotto i 30.000 euro, che potevano essere approvati solo dal direttore della filiale senza necessità di un controllo centrale. Parte delle somme ottenute veniva successivamente prelevata dai conti correnti appena aperti, sia in contante che tramite bonifici, per essere distribuita tra gli indagati.
Le indagini hanno anche rivelato che tre degli indagati avevano investito i guadagni illeciti. I reati contestati includono truffa, associazione per delinquere e autoriciclaggio, con l’aggravante per i due dipendenti della banca di aver agito nel contesto della loro attività professionale.
Il sequestro preventivo ha riguardato le somme illecite e i beni riconducibili agli indagati. L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività della Guardia di Finanza per proteggere l’integrità del sistema bancario e finanziario, tutelando così anche gli interessi dei cittadini e del mercato.
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