Non è un evento straordinario, ma certamente affascinante: l’Etna e Stromboli stanno eruttando contemporaneamente. Sebbene entrambi siano vulcani attivi, i due fenomeni non sono in alcun modo “connessi” tra loro, poiché hanno origini e caratteristiche geologiche completamente diverse.
Secondo quanto riportato in un articolo pubblicato sul quotidiano La Sicilia, per vulcanologo Marco Neri dell’Ingv i sistemi di alimentazione dei due vulcani sono indipendenti.
L’Etna trae il suo magma dalla porzione più superficiale del mantello terrestre, situata a circa 35-40 km di profondità, attraverso fratture che frammentano la crosta terrestre. Invece, lo Stromboli e gli altri vulcani delle Isole Eolie sono generati dal scontro tra le placche tettoniche, in particolare dalla subduzione della placca africana sotto quella europea. A circa 200-300 km di profondità, la placca africana inizia a fondere, generando magma che risale in superficie, formando l’arco vulcanico delle Eolie.
In parole semplici, l’Etna ha il suo “serbatoio” di magma a una profondità di 35-40 km, mentre lo Stromboli lo ha a 200-300 km. Nonostante questa differenza, la simultanea eruzione di entrambi i vulcani non è un evento raro. La ragione principale è che entrambi sono vulcani molto attivi, il che aumenta la probabilità che eruttino allo stesso tempo. Un’altra possibile causa è che fattori esterni, come un forte sisma o una deformazione della crosta terrestre, possano dare la spinta finale per l’eruzione simultanea.
Per quanto riguarda l’Etna, le osservazioni effettuate dall’Ingv hanno rivelato la presenza di un piccolo cratere a pozzo degassante sul fianco meridionale del cratere Bocca Nuova, a circa 3100 metri sul livello del mare. All’alba, è iniziato anche un modesto trabocco lavico dal cratere di Sud-Est, creando un piccolo flusso sul fianco meridionale del cratere. Inoltre, continua l’attività stromboliana iniziata il giorno precedente, insieme all’attività effusiva variabile dalla fessura alla base meridionale del cratere Bocca Nuova, che ha formato un nuovo braccio lavico a sud del campo lavico attivo nelle ultime settimane.
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