Lo ha annunciato l’ex sindaco ed ex ministro dell’Interno in un comunicato e sul suo profilo facebook.
Oggi settantaduenne, fu eletto sindaco per la prima volta nel 1988, da giovane esponente del Partito repubblicano.
“Mi candido con la massima umiltà e con la mia storia.
Mettendo a disposizione della mia città la mia esperienza e il mio impegno.
Me l’avete chiesto in tanti…
Oggi Catania ha bisogno di un progetto e di persone che sappiano farla uscire dal tunnel in cui si trova.
Occorre il supporto e l’aiuto di tutti ma, in maniera particolare, quello dei giovani.
Non possiamo più perdere tempo, occorre intervenire in modo serio, rigoroso e competente.
Mettiamoci al lavoro!”
Con queste parole, Enzo Bianco, che dal dicembre del 1999 al giugno del 2011, è stato Ministro dell’Interno nel governo D’Alema, ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Catania, città che ha già guidato per ben quattro volte.
Bianco si candida con quello che definisce “Un progetto realmente civico, non certo contro i partiti, verso cui ho il massimo rispetto e che potranno, se vorranno, unirsi in questa sfida”.
Lancia un appello alle forze politiche di ispirazione riformista, progressista e moderate, moderate ma anche alle personalità che hanno dato disponibilità ad impegnarsi per il riscatto della città, ad unire le energie.
“Ho preso questa decisione con la consapevolezza che, pur nell’attuale grave situazione, Catania, distrutta e ricostruita molte volte nella sua storia millenaria, ha la forza, la potenzialità e l’energia per risollevarsi. E mai come oggi queste energie devono essere a tutto campo, espressioni di un impegno che vada oltre le appartenenze, senza i tatticismi che spesso contraddistinguono questa fase. Ecco perché mi candido con un grande progetto, forte e solido, che in questi mesi è nato e si è sviluppato grazie a numerose interlocuzioni”
In un sondaggio realizzato dall’istituto Demopolis per il quotidiano La Sicilia a fine febbraio, Bianco risultava di gran lunga il più noto tra i possibili candidati a sindaco di una città che il 75% dei catanesi giudicano peggiorata rispetto a dieci anni fa.
Nelle intenzioni di voto risulta secondo con il 33% dei consensi, subito dietro Ruggero Razzache che raccoglierebbe il 35%.
Proprio in questi giorni la corte di cassazione si esprimerà nei riguardi del processo a un altro big della politica catanese, Raffaele Lombardo.
Sono in tanti a pensare che in caso di proscioglimento potrebbe anche lui candidarsi a sindaco, riproponendo quello che sarebbe un revival, un nostalgico tuffo nel passato della Catania dei tempi migliori.