Non sarà il presidente della Comunità di Sant’Egidio il candidato del fronte progressista alle elezioni amministrative di maggio.
Solo pochi giorni fa, il fronte di centrosinistra, composto da Pd, Sinistra Italia e Europa Verde, M5S e il Forum Civico Catania aveva annunciato l’accordo sulla candidatura a sindaco del presidente della Comunità di Sant’Egidio Emiliano Abramo.
Abramo, invece ieri, con una lettera, ha comunicato a sorpresa di rinunciare alla candidatura.
“Se pur onorato dalla proposta ricevuta, mi duole comunicare la rinuncia spinto da motivi personali e familiari”.
Ha anche assicurato la volontà di continuare a dare il proprio contributo nella Comunità di Sant’Egidio, nel Cda dell’Ateneo di Catania e nei diversi ambiti in cui è coinvolto.
La candidatura di Abramo aveva incontrato il consenso di movimenti e associazioni del volontariato e del mondo della cultura.
Il presidente della Comunità di Sant’Egidio è infatti molto apprezzato nel mondo cattolico, al punto che, con prendendo spunto dalle dure parole di monsignor Renna nell’omelia pronunciata in occasione della festa di Sant’Agata, qualcuno aveva parlato di un ‘partito dell’arcivescovo’.
Tutto da rifare quindi per la coalizione di centrosinistra a Catania, dove l’intesa tra Pd e M5S sembra solida.
I due partiti hanno espresso solidarietà a Emiliano Abramo, che dal canto suo non si sottrarrà all’impegno con la coalizione, come si legge nella lettera con la quale ha comunicato la sua rinuncia alla candidatura.
“Esprimo sincera gratitudine anche alle forze civiche e ai sindacati che hanno animato i tavoli tematici e alle tante persone che in questi giorni mi hanno raggiunto con messaggi di stima e di affetto.
Continuando a sostenere il lavoro di queste forze della coalizione in città auspico un clima sereno in campagna elettorale dove al centro ritorni il bene della collettività e l’ascolto reale che le tante esperienze virtuose, in vari modi, chiedono in questi giorni che ci separano dal voto come un appello accorato, consapevoli che ci giochiamo il presente in una città alla quale in tanti hanno provato a rubare il futuro”.