Emergono i particolari dell’indagine della Procura di Catania che ha portato all’arresto di quattro persone, tra cui l’ex deputato regionale Nino D’Asero, e all’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex vicepresidente delle Regione Armao e dell’assessore regionale Falcone.
Intercettati, nell’ambito di un’inchiesta partita da un esposto per motivi sindacali, alcuni dipendenti della Società interporti siciliani, parlano dell’appalto per il Polo Logistico, che sarebbe statotruccato.
Alla base dell’indagine un esposto presentato dalla Cgil contro il licenziamento, per “giusta causa”, di Cristina Sangiorgi, dipendente della Sis, in pessimi rapporti con l’amministratore della società, Rosario Torrisi Rigano, molto amica dell’ex deputato D’Asero.
La Sangiorgi ottenne poi il reintegro, secondo l’accusa a seguito della pressioni politiche esercitate dagli indagati, nonostante tra le motivazioni alla base del licenziamento ci fosse l’avere dichiarato di essere in possesso di una laurea rilasciata dall’Università Kore di Enna, in realtà risultata falsa a mai conseguita.
Per festeggiare la presunta dottoressa, come ormai si faceva chiamare, era stata pure organizzata una festa all’Interporto.
Partendo da questo esposto, l’indagine della Procura di Catania, ha poi portato alla luce irregolarità nell’affidamento dell’appalto per la gestione dell’interporto della zona industriale di Catania.
La gara era andata più volte deserta, fino all’aggiudicazione, per nove anni con il rialzo dello 0,01% sul prezzo a base d’asta, alla LCT spa, una delle principali aziende siciliane di logistica e trasporto su gomma.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 41)L’inchiesta sulla Società Interporti Siciliani spa ha portato quattro persone agli arresti domiciliari, e indagato alcune persone, tra le quali risultano alcuni nomi eccellenti.
Agli arresti domiciliari sono finiti Nino D’Asero, 70 anni, ex deputato regionale, Salvatore Luigi Cozza, 69 anni, titolare della LCT spa, Cristina Debora Sangiorgi, dipendente della Società Interporti Siciliani, di 51 anni, l’amministratore della Sis spa Rosario Torrisi Rigano di 68 anni.
Sono indagati l’ex vicepresidente della Regione Gaetano Armao, l’ex assessore alle Infrastrutture e oggi all’Economia Marco Falcone e il suo assistente Pippo Li Volti, che avrebbero esercitato pressioni sull’amministratore unico della Sis per far revocare il licenziamento della dipendente.
Falcone ha subito rilasciato una dichiarazione.
“Voglio sottolineare la mia totale estraneità a ogni tipo di contestazione.
Nella mia precedente veste di assessore alle Infrastrutture, infatti, non sono mai entrato nelle dinamiche interne della Società Interporti, se non per accelerare e sbloccare procedure amministrative volte a rilanciare ed efficientare la società partecipata della Regione.
Non mi sono mai permesso di effettuare sollecitazioni né, peggio ancora, pressioni indebite.
È comunque giusto, anzi addirittura necessario, che la magistratura lavori per accertare la verità dei fatti.
Siamo pronti a dare prova della linearità del nostro comportamento e lo dimostreremo nelle sedi opportune”.