Poteva essere una serata di puro sport tra Padova e Catania (finita 2 a 1) , finalisti della Coppa Italia di LegaPro, rovinato da un episodio increscioso successo nell’intervallo, che ha visto un gruppo di tifosi catanesi superare la barriera a bordo campo e dirigersi sotto la curva dei tifosi padovani lanciando petardi e fumogeni.
La società rossazzurra si dissocia dai comportamenti antisportivi avvenuti nell’intervallo, questo il comunicato: “Catania Football Club stigmatizza il comportamento dei facinorosi protagonisti degli scontri e delle intemperanze allo stadio “Euganeo”.
Condanniamo fermamente e categoricamente ogni forma di violenza, esprimendo piena solidarietà alle forze dell’Ordine”.
Un momento di guerriglia, increscioso, che non ha nulla a che vedere con lo sport, ma che grazie al tempestivo intervento delle forze di Polizia è stato placato, riportando l’ordine pubblico in campo e la ripresa del secondo tempo.
Ma andiamo alla cronaca: un Padova che fa suo il primo tempo contro un Catania poco incisivo e distratto, che permette di rimessa ai padroni di casa di portarsi in vantaggio al 12’ con Palombi.
Padova ancora insistente, che raddoppia al 24’ di testa con Crisetig sugli sviluppi di un corner, e primo tempo che si chiude in doppia cifra per la formazione di mister Torrente.
Dopo i tafferugli in campo inizia il secondo tempo con un po’ di ritardo, e il Catania deve dare dimostrazione di sapere rimettere in fretta ordine alle manovre, gestire bene la palla e gli spazi in campo, ma soprattutto accorciare le distanze del momentaneo 2 a 0.
La tanto sperata rete degli etnei arriva al 32’ con Monaco (subentrato a Curado), che di testa devia quel poco che sorprende la difesa biancoscudata.
Catania che spinge in avanti, ma dalla panchina mister Zeoli richiama i propri giocatori a rimanere concentrati e senza sbilanciarsi in avanti a tutti i costi, nel tentativo di pareggiare i conti, con un Padova sempre pericoloso e pronto ancora all’allungo in contropiede.
Nei minuti di recupero (4’) ed esattamente al 93’ arriva l’espulsione per doppia ammonizione del giocatore catanese Welbeck per gioco pericoloso ai danni di Delli Carri, il Var da conferma e l’arbitro indica il cartellino rosso.
Finisce 2 a 1 per il Padova la partita di andata della finale di Coppa Italia, la gara di ritorno si giocherà allo stadio Angelo Massimino di Catania il 2 aprile.