Fratelli d’Italia propone agli alleati Enrico Trantino come candidato sindaco a Catania.
L’avvocato catanese è figlio dello storico parlamentare del Msi Enzo, ed è stato coordinatore provinciale del movimento Diventerà bellissima di Nello Musumeci e assessore nella giunta Pogliese.
Per il rappresentante di Mpa, Fabio Mancuso, che esprime apprezzamento per Trantino, deve subito essere avviato il confronto su un programma condiviso per il rilancio della città e sulla composizione di una squadra di amministratori competenti.
Apprezzamento per la candidatura di Trantino arrivano anche dal Forza Italia.
Il coordinatore regionale Marcello Caruso, dopo l’incontro di ieri, ha dichiarato di prendere atto della candidatura proposta da Fratelli d’Italia, che definisce “figura autorevole e di altissimo profilo, la cui esperienza rappresenterebbe sicuramente una risorsa per il buon governo della città”.
Caruso auspica inoltre che la Lega rinunci alla candidatura dell’onorevole Sudano, che definisce autorevole, e che quella di Trantino diventi la candidatura unitaria di tutto il centrodestra.
A raffreddare l’entusiasmo degli alleati ci pensa il commissario della Lega in Sicilia, Annalisa Tardino.
“Prendiamo atto del nome di grande rispetto avanzato da FdI ma restiamo sulla candidatura di Valeria Sudano. Siamo convinti di avere proposto alla coalizione il nome migliore e di avere tutte le carte in regola per offrire a Catania programma e azioni amministrative di livello, insieme al centrodestra”.
Tardino rivendica l’impegno del suo partito per la città, a cominciare dal cosiddetto ‘Salva Catania’, fino a “tutti gli investimenti ottenuti grazie all’impegno del vicepremier e ministro Matteo Salvini che, come riconosciuto anche dal presidente Schifani, è in assoluto il ministro delle infrastrutture più vicino ai siciliani”.
Il commissario della Lega, dopo aver sottolineato come la Lega non abbia candidati sindaco negli altri capoluoghi al voto, e come “per la slealtà di alcuni esponenti di Fdi, non è stato possibile chiudere accordi”, e rimanda ad un aggiornamento del tavolo regionale, dopo le verifiche interne al suo partito, ribadendo che le candidature in campo al momento sono due.