Deposta una corona d’alloro per ricordare le vittime delle foibe. Sabato a Palazzo Matarazzo la commovente testimonianza dell’esule istriana Maria Dusman.
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Cerimonia a villa Vittorio Veneto. Una corona d’alloro è stata posta oggi pomeriggio sulla targa commemorativa collocata a villa Vittorio Veneto che ricorda la tragedia delle foibe e l’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. La cerimonia è stata organizzata dall’associazione culturale Davvero e Sempre nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale istituita nel 2004 per «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». A guidare la cerimonia di questo pomeriggio il presidente dell’associazione Davvero e Sempre.
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La testimonianza di Maria Dusman. Sabato sera Palazzo Matarazzo ha ospitato invece l’atteso incontro con l’insegnante Maria Dusman, esule istriana originaria di Pola che dal 1947 vive a Pedara. Toccante la sua testimonianza di esule trapiantata in Sicilia a soli sette anni, il racconto degli anni della guerra e di quelli immediatamente successivi, della dittatura di Tito, della paura delle repressioni e del silenzio – anche tra gli stessi esuli – che per troppi anni ha contrassegnato la vicenda dell’esodo giuliano dalmata che riguardò circa trecentomila persone.
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