Unico capoluogo di provincia in Sicilia in cui si è votato per le amministrative, Caltanissetta al ballottaggio vede naufragare quello che sarebbe il progetto di ‘campo largo’.
Non ci sarà infatti nessuna alleanza per il M5s, il partito del sindaco uscente Roberto Gambino rimasto escluso dal ballottaggio del 23 e 24 giugno, che sarà tra il candidato del centrodestra Walter Tesauro, e quella di una coalizione di liste civiche di centrosinistra Annalisa Petitto.
Gambino, sostenuto oltre che dal M5s anche da Libertà di Cateno De Luca, che non ha raggiunto il quorum per essere rappresentato in consiglio comunale, e dalla lista Sindaco Gambino, ha ottenuto al primo turno il 28% dei voti.
Tesauro, sostenuto da 7 liste con il centrodestra compatto, ha ottenuto il 34,4%, Petito, anche lei sostenuta da 7 liste, ma di ispirazione di centrosinistra, ha ottenuto il 30,8%.
Al primo turno erano presenti altri due candidati, Angelo Failla che ha ottenuto il 5,6% dei voti, e Ignazio Riggi che si è fermato all’1,2%.
Failla convergerà sulla candidatura della Petitto e figura nella lista degli assessori designati.
Nessun accordo quindi per il sindaco uscente e per il suo Movimento 5 stelle, che conferma anche a Caltanissetta la difficoltà a rileggere i propri sindaci.
Era successo già a Ragusa, a Bagheria e ad Augusta, solo per citare alcuni comuni siciliani in cui il partito di Conte ha visto cadere dopo un solo mandato i propri sindaci eletti.
Niente campo largo quindi nel capoluogo nisseno.
Sebbene non sia presente con il proprio simbolo, il Partito democratico ha infatti sostenuto la lista ‘Caltanissetta futura e democratica’ e Annalisa Petitto, che fino a due anni fa faceva parte del partito ora guidato dalla Schlein.
Caltanissetta cambierà sindaco dopo un solo mandato per la quarta volta consecutiva.
Per trovare l’ultimo sindaco che ha completato i due mandati bisogna infatti tornare indietro di quasi vent’anni, a Salvatore Messana, del centrosinistra, che fu eletto nel 1999, dopo l’uccisione di Michele Abbate, e che fu poi confermato fino al 2009.
Dopo di lui, Michele Campisi del centrodestra è rimasto in carica per un solo mandato, dal 2009 al 2014, come Giovanni Ruvolo, eletto con il sostegno di alcune liste civiche ma poi appoggiato da Partito Democratico e dall’UdC, sindaco dal 2014 al 2019.
E infine Gambino, eletto con il Movimento 5 stelle nel 2019, che non sarà riconfermato.
Si conferma la tendenza dei nisseni di cambiare sindaco, ma anche la coalizione politica di governo della città.
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