La Questura di Siracusa e gli uffici della Polizia di Stato della provincia sono impegnati, da tempo, in un’intensa azione preventiva e repressiva finalizzata al contrasto delle truffe, perpetrate in special modo, a mezzo web, spesso nei confronti di fasce deboli della popolazione.
Sono frequenti i tentativi di estorcere denaro utilizzando i più fantasiosi stratagemmi che hanno come vittime preferite persone anziane che vengono indotte a credere di aiutare i propri congiunti che si trovano in uno stato di pericolo o di bisogno.
In tale contesto, la Questura di Siracusa ha organizzato ed organizzerà incontri formativi ed informativi per fornire alle potenziali vittime di truffe gli strumenti necessari per difendersi.
Per quanto riguarda il profilo repressivo, sono numerosi i casi di truffe scoperte dagli Uffici operativi della Polizia di Stato di Siracusa e diverse persone sono state denunciate dopo che i truffati si sono rivolti agli investigatori.
Ieri, agenti del Commissariato di P.S. di Avola hanno denunciato un uomo di 28 anni, di origine pakistana, per il reato di truffa.
In specie, lo straniero inviava un sms ad un uomo spacciandosi per la figlia di quest’ultimo e chiedendo dei soldi per una bolletta che la stessa doveva immediatamente pagare.
L’uomo insospettitosi, non cadendo nel tranello, chiamava la figlia e, avendo contezza del tentativo di truffa nei suoi confronti, si rivolgeva alla Polizia.
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