Damiano Giuffrida, 25 anni augustano, che si trovata agli arresti domiciliari per avere avviato un’attività di spaccio di droga nel marzo del 2020. Ieri è finito in carcere per aver violato, più volte, i domiciliari. Il giudice ha disposto l’aggravamento della misura cautelare della custodia.
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Finisce in carcere il 25 enne augustano Damiano Giuffrida che nel marzo del 2020 aveva avviato un’attività di spaccio di droga (hashish e marijuana), in concorso con altri due giovani nei pressi di Piazza del Carmine. Ieri pomeriggio, personale del commissariato di pubblica sicurezza di Augusta, diretto da Guglielmo La Magna, ha dato esecuzione all’ordinanza di aggravamento della misura cautelare con la custodia in carcere a suo carico, emessa dal giudice Liborio Mazziotta. Il venticinquenne dall’anno scorso si trovava agli arresti domiciliari, misura emessa dal Gip di Siracusa ed eseguita dal commissariato di Polizia di Stato relativa allo smantellamento della piazza di spaccio nell’ambito dell’operazione denominata “Pochette”. Giuffrida è stato sottoposto inoltre alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico emessa dal Gip di Siracusa ed eseguita dagli agenti del Commissariato nel maggio 2020, poiché ritenuto responsabile di una serie di furti ciclomotori avvenuti in Augusta agli inizi dello scorso anno.
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L’arrestato è noto per aver commesso gravi violazioni sebbene sottoposto alle misure emesse dall’autorità giudiziaria e, pertanto, è stato sottoposto a serrati controlli da parte dei poliziotti che hanno accertato diverse violazioni alle prescrizioni delle misure. In particolare, nelle scorse settimane, il giovane è stato segnalato all’autorità giudiziaria per evasione perché rintracciato ad un controllo di polizia. Dai successivi approfondimenti, è stato accertato che il braccialetto elettronico deputato a dare l’allarme non funzionava e, pertanto, non forniva alcun segnale anche quando usciva dal raggio di azione. Nei successivi controlli sono stati sorpresi all’interno dell’abitazione numerosi persone note alle forze di polizia che facevano visita a Damiano Giuffrida e con lo stesso intrattenevano conversazioni telefoniche e scambio di messaggi. Ieri alla luce delle molteplici violazioni segnalate dal locale commissariato, poiché il il venticinquenne ha manifestato una personalità irresponsabile e refrattaria all’osservanza delle regole che determinano la sua incompatibilità con gli arresti domiciliari, il giudice ha disposto l’aggravamento della misura cautelare della custodia in carcere. Ultimate le incombenze di rito, Damiano Giuffrida è stato trasferito nella casa circondariale di Giarre.