Verità per Giulio Regeni. Gli studenti dell’Istituto Arangio Ruiz non dimenticano. Momento di riflessione sulla triste vicenda di Giulio Regeni, il cui nome si trova nell’elenco delle tante persone torturate a morte in Egitto. Il Ruiz dal 25 gennaio 2019 ha scelto di esporre lo striscione giallo «Verità per Giulio Regeni» sulla facciata della scuola per offrire uno stimolo visivo a non dimenticare, a portare avanti questa battaglia civile in difesa dei diritti umani, a insegnare l’amore per la ricerca della verità.
[/]
L’educazione ai diritti umani è da molti anni una priorità del Ruiz, che per il secondo anno consecutivo aderisce all’iniziativa promossa da Amnesty International “Verità per Giulio Regeni”, una campagna di sensibilizzazione affinché sia fatta luce sulla tragica morte del giovane ricercatore friulano barbaramente torturato e ucciso in Egitto nel febbraio del 2016. Sabato 25 gennaio le classi quarte dell’Istituto, in Aula Magna, hanno partecipato ad un momento di riflessione sulla triste vicenda di Giulio Regeni, il cui nome si trova nell’elenco delle tante persone torturate a morte in Egitto.
[/]
La docente Stefania Anfuso ha ripercorso i momenti salienti della tragedia personale di Giulio e del popolo egiziano, privato delle libertà personali dal regime dittatoriale che lo governa, anche attraverso un video di Amnesty International e la lettura, da parte della studentessa Paola Cardile di IV AT, della toccante lettera che i genitori di Giulio hanno scritto al presidente egiziano Al Sisi. Purtroppo a distanza di quattro anni le autorità egiziane si ostinano a non rivelare i nomi di chi ha ordinato, eseguito, coperto il sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio, che resta impunito. Per questo la battaglia in nome della verità e del rispetto dei diritti inalienabili di tutti gli uomini deve continuare.
Il Ruiz dal 25 gennaio 2019 ha scelto di esporre lo striscione giallo «Verità per Giulio Regeni» sulla facciata della scuola per offrire uno stimolo visivo a non dimenticare, a portare avanti questa battaglia civile in difesa dei diritti umani, a insegnare l’amore per la ricerca della verità. “Abbiamo aderito all’iniziativa – spiega il dirigente scolastico Maria Concetta Castorina – per condannare con forza ogni forma di tortura e di violenza. Vedere le scuole in primo piano nella ricerca della giustizia deve essere d’esempio per tutti, affinché venga fatta luce su questo crimine ”. Al termine del confronto i ragazzi hanno aderito con entusiasmo alla richiesta di scattare una foto con lo striscione che chiede ancora una volta verità per Giulio Regeni, foto che entrerà a far parte dell’iniziativa #4annisenzagiulio sul sito e sui canali social di Amnesty International.