“Il deposito Gnl non è un rigassificatore, è sicuro e può salvare l’economia del porto di Augusta e non solo”. Lo dice Davide Fazio, presidente di Unionports augurandosi che chi è contrario: “non lo sia per pregiudizio o per una non approfondita informazione”.
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“Il progetto di realizzazione del deposito di Gnl, presentato lunedì al Consiglio comunale, alla città e alle forze imprenditoriali , sociali, ambientaliste è chiaro che dimostra come l’impianto galleggiante e con propulsione autonoma, sia sicuro”. Lo afferma Davide Fazio, presidente di Unionports, a nome dell’associazione di imprenditori e operatori portuali che rappresenta, dopo aver partecipato alla seduta di Consiglio comunale che ha visto la trattazione del tema molto dibattuto ad Augusta. I dettagli fornii in Aula sono più che esaurienti per Unionports che si augura che chi è contrario non lo sia per pregiudizio o per una non approfondita informazione. ” Il deposito di Gnl nel porto di Augusta prevede l’arrivo del gas già liquefatto, lo stoccaggio con prodotto liquefatto ed il suo trasferimento alle navi e altri mezzi di trasporto sempre in forma liquefatta. Un sistema che le attuali tecnologie possono realizzare in estrema sicurezza. E , dati alla mano – sottolinea Davide Fazio – anche se parlassimo di un deposito con tecnologie precedente i dati ci dicono che negli ultimi trenta vi è stato un solo incidente nel mondo. E senza alcuna vittima.
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Ma il progetto presentato al Consiglio comunale è un sofisticato e complesso sistema di tecnologia avanzata e più che sicura. Se qualcuno intende confondere un “deposito” di gas liquido con una “rigassificatore” fa una cattiva informazione, ed in mala fede. Inoltre, chi si imbarcherebbe in un progetto che costerà decine di milioni con il rischio di perdere l’investimento? Il deposito di Gnl ad Augusta è una opportunità per l’intera Sicilia. Tutti i programmi e gli studi internazionali, come l’ International Energy Outlook, ci dicono che il mercato del Gnl è in forte espansione e per il 2040 si prevede che gli scambi a livello mondiale saranno circa tre volte superiori a quelli attuali”. Unionports puntualizza che già adesso una buona parte del traffico via mare ( ma anche via terra) avviene con propulsori a Gnl. Tutti i i principali porti del Mediterraneo si sono attrezzati in tal senso, mentre i grandi armatori (ma anche la Marina militare) vedono nel Gnl il combustibile del futuro, che rispetta le linee di riduzione di emissioni inquinanti e produzione di gas serra.
“Quindi il Gnl – aggiunge Fazio – ci farebbe andare verso la ecosostenibilità tanto richiesta dalla opinione pubblica mondiale e perseguita dai programmi sovranazionali, come consentirebbe al porto di Augusta di rimanere nel mercato. Poiché senza un deposito come potrebbero fare bunkeraggio le navi in transito? E come potrebbe operare il nostro apparato industriale. E, inoltre, da non trascurare le opportunità di filiera come la catena del freddo. Su ciò bisogna seriamente riflettere, superando finalmente disinformazione e pregiudizi. Facendo tutti un passo in avanti – conclude il presidente di Unionporst – la cultura d’impresa come le culture politiche ed ambientaliste”.