L’intera città, la politica, associazioni e semplici cittadini esprimono solidarietà al sindaco per l’aggressione subita.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 40)Numerosi e assolutamente unanimi gli attestati di solidarietà al sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare, per l’aggressione subita ieri da un cittadino, che lui stesso ha raccontato sui social.
L’aggressione sarebbe maturata al culmine di un diverbio nato dalla contestazione del sindaco sul conferimento di alcuni rifiuti in modo inappropriato.
Nel corso della discussione che ne è nata, i toni sarebbero saliti al punto da passare dalle parole all’aggressione fisica.
Nel suo post si facebook, il sindaco ha accusato l’aggressore di “predicare bene e razzolare male”, definendolo uno dei “dispensatori di medaglie” che “ha travalicato i confini delle buone maniere, spingendosi oltre i limiti, passando dalle parole sui social alle minacce verbali e all’aggressione fisica”.
Ferma condanna, per la degenerazione del clima sociale e politico, è stata espressa dagli esponenti di tutte le parti politiche, con comunicati pubblici e sui social.
”Vicinanza e solidarietà, al Sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, per l’aggressione verbale e fisica subita ieri”. Sono le parole del segretario Segretario Organizzativo di Confintesa, Peppe Piccione, che ha definito “inammissibile e inconcepibile quanto accaduto”.
I Coordinatori di CambiAugusta,100 per Augusta e Destinazione Futuro, con un comunicato congiunto a firma del portavoce dei movimenti civici Giovanni Camardo, esprimono solidarietà nei confronti del Sindaco, al quale augurano una pronta guarigione, e auspicano “che questo vile gesto non sia di ostacolo per una buona amministrazione della Città”.
Noi di Webmarte.tv, l’editore, il direttore della testata e tutta la redazione, ci uniamo alla ferma condanna di ogni atto di violenza.
Esprimiamo piena solidarietà al sindaco Di Mare e auspichiamo che tutti, ciascuno per il proprio ruolo e le proprie possibilità, sia impegnato per frenare, a cominciare dall’uso dei social, l’intollerabile clima di odio, che nulla ha a che vedere con la legittima espressione del dissenso nei riguardi di chi la pensa diversamente, o governa o amministra.